L'ateneo svolta con la didattica online: già 10mila iscritti sulla piattaforma
L'università si è rimboccata le maniche per assicurare la continuità formativa nonostante l'emergenza: corsi attivi negli otto dipartimenti. L'obiettivo è coprire l'intero calendario didattico
LECCE – La didattica a distanza, messa a punto dell'ateneo salentino per aggirare gli ostacoli posti dalla diffusione del coronavirus, sta dando i suoi frutti.
Se le lezioni e le sessioni d'esame sono, giocoforza, inibite all'interno delle aule, gli studenti e i docenti non si sono persi d'animo. Anzi, si sono rimboccati le maniche, usando gli strumenti tecnologici messi a disposizione dall'Università del Salento, per assicurare la continuità didattica e non perdere l'anno accademico.
La risposta è stata più che positiva: sono 10 mila, infatti, i ragazzi che si sono registrati sulla piattaforma dedicata.
A monte ci sono gli sforzi dei professori Attilio Pisanò e Luigi Patrono, rispettivamente delegati dal rettore all'offerta formativa e alle tecnologie digitali, che hanno coordinato i lavori per mettere a punto gli strumenti digitali.
In questi primi giorni di sperimentazione e di avvio dei corsi online, fondamentale è stato il supporto garantito a docenti e alunni dal personale della ripartizione tecnica e tecnologica.
Nel rispetto delle misure adottate per far fronte all’emergenza epidemiologica, le attività formative degli otto dipartimenti d’ateneo non si sono quindi fermate: è questo il caso di Beni culturali, Ingegneria dell’innovazione, Matematica e fisica “Ennio De Giorgi”, scienze dell’Economia, scienze e Tecnologie biologiche e ambientali, scienze Giuridiche, Storia società e studi sull’uomo e Studi umanistici.
I corsi saliranno, in pochi giorni, a quota 800 in modo da coprire l’intero calendario didattico del secondo semestre, per classi virtuali che potranno accogliere fino a 250 studenti in contemporanea.
Dalla prossima settimana partirà anche la sperimentazione per esami e sedute di laurea on line.
Il rettore Fabio Pollice ha espresso la sua soddisfazione: "In tutti i settori disciplinari i docenti sono messi in gioco, misurandosi con la tecnologia ma soprattutto con nuove modalità didattiche da ideare, perfezionare, condividere con gli studenti che, dal canto loro, si sono dimostrati entusiasti e pronti a fornire anche spunti di miglioramento. A tutti il mio ringraziamento, per aver risposto con entusiasmo e spirito collaborativo".
"Credo che questa emergenza, pur nella sua drammaticità, abbia contribuito a rafforzare il senso di comunità e a promuovere l’innovazione a partire proprio dalla teledidattica, a dimostrazione che una situazione di crisi può trasformarsi in un’occasione di sviluppo, se si ha il coraggio di affrontarla con coraggio e determinazione – ha aggiunto -. Quella stessa determinazione che è richiesta a ciascuno di noi in questo difficile momento. Ciascuno nelle proprie case, continuiamo a sentirci comunità: ci aiuterà a superare ogni difficoltà".