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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuovi percorsi con blockchain e web3 partono da Lecce, con gli studenti del Banzi

Resoconto del percorso formativo Banzhack con 25 studenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

LECCE - Comprendere il potenziale del cambiamento in corso nella nostra società ed economia con una progressiva decentralizzazione tramite web3 and blockchain deve essere alla portata di tutti. Per ogni individuo, è necessario un approccio comunicativo personalizzato. Nel mio lavoro, ricerco, disegno e facilito l’apprendimento ed applicazione di strumenti per la gestione e soluzione di problemi nelle organizzazioni.

Ho avuto l’opportunita’ di piantare un seme di innovazione nella curiosità e coscienza esplorativa di un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Banzi Bazoli nel progetto Banzhack - coordinato da Antonio Lezzi - con un corso formativo. In cinque sessioni on-line, tra novembre e dicembre, con 25 studenti di 18 anni, ho condiviso l’impatto di una tecnologia capace di equipaggiare l’evoluzione del sistema attuale in ogni strato. Dalle comunità di cittadini alle istituzioni, il potere decisionale dal basso, con autonomia, trasparenza e consapevolezza collettiva, è un'alternativa possibile che ogni gruppo di lavoro deve quantomeno conoscere, attivamente, per poi scegliere. Nelle mie esperienze lavorative degli ultimi 5 anni, nei network tra Londra e Berlino, ho potuto familiarizzare e partecipare essendo membro attivo di questa innovazione cruciale. È una chiamata rinascimentale in ogni settore, dalla finanza all’arte.

La blockchain vive sul concetto di rete, network. La sua funzionalità si muove su un database in modo distribuito, senza centralizzazione della gestione decisionale. Il nome Blockchain è un sottoinsieme di soluzioni tecnologiche che rientrano nell’ombrello definito Distributed Ledger Technologies. Esse consentono la lettura e la modifica da parte di più soggetti partecipanti alla Rete. La sua struttura è una catena di blocchi contenenti le transazioni e la cui validazione è affidata a un meccanismo di consenso e di incentivo. Questo nuovo paradigma è anche associato ad un nuovo internet, chiamato Web3. Fino a due anni fa, questo concetto sembrava essere solo associato a Bitcoin e a sviluppatori. Ora ci sono esempi reali la cui potenzialità deve essere divulgata in tutti i settori.

Con gli studenti del Banzi abbiamo così trattato l’argomento della decentralizzazione di dati, lavoro e responsabilita’ attraverso la storia del Web. Abbiamo utilizzato esempi per comprendere l’utilizzo di un’economia basata sui ‘Token’, così come nuove forme di coordinazione sotto il nome di ‘DAO: Decentralized Autonomous Organisation’. Ai tempi di Google, ci siamo fidati ciecamente. Ora proviamo a conoscere con un altro motore di ricerca: Brave. Invece di un sistema bancario, proviamo a conoscere, con delle domande, ‘Metamask’. Questa tecnologia non e’ una soluzione. È uno strumento per ricercare prima problemi con lenti diverse, poi adattare soluzioni. Con gli studenti Banzhack abbiamo condiviso e discusso lo scenario dove la tecnologia blockchain permette non solo di partecipare, ma di poter condividere la proprietà di una piattaforma digitale. Questa innovazione crea incentivi, per una progressiva decentralizzazione e una trasparente gestione collettiva, dove il significato del lavoro e del profitto permette il senso di appartenenza dei beni comuni.

La mia intenzione è stata di allenare competenze globali come collaborazione, creativita’, pensiero critico, e competenze caratteriali individuali come attitudine positiva, empatia, integrità. Poi gli studenti decideranno se partecipare come creatori e pensatori critici nell’universo Web3, così come cittadini del mondo. Con questo corso, inizia il sogno di poter facilitare l’applicazione di trasformazione dove l’impatto è collettivo. Questa esperienza si allinea con il desiderio di abilitare consapevolezza di sperimentazione e trasformazione delle organizzazioni. Venticinque anni fa sono stato studente nella stessa scuola Banzi Bazoli. La mia storia di ricercatore e facilitatore di innovazione ha preso ispirazione dal professionismo nella pallacanestro, che ho praticato per 20 anni. Tra Londra, Berlino e Italia ho continuato - tra studi universitari, master ed iniziative imprenditoriali - a espandere la mia esperienza consapevole dell'importanza della ricerca e dell’innovazione. La mia professione e visione sono aggiornate e documentate sul mio sito: www.changetheriver.org

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