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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Pnrr, 20mila borse per la ricerca": la ministra Messa ospite di Unisalento

Il rettore Pollice: “Questo confronto offre prospettive interessanti per l'ateneo e per il territorio". Messa: "Alta l'attenzione del governo sull'università". Flc Cgil accende un faro sui problemi del personale tecnico

LECCE – Fari puntati sull'ateneo salentino, sui risultati e le potenzialità da sviluppare per crescere. Il rettore Fabio Pollice ha presentato il biglietto da visita dell'Università del Salento alla ministra al ramo, Maria Cristina Messa in visita presso Ecotekne.

Il primo incontro si è tenuto presso il Centro congressi alla presenza di una parte della comunità universitaria.

“Questo confronto con il ministro dell'Università offre prospettive interessanti per l'ateneo e per il territorio – ha spiegato in premessa Pollice -. Fondamentali sono le sinergie che abbiamo già creato anche con i sindaci di Lecce, Brindisi e Taranto per mettere in valore le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, risorse che stanno già arrivando”.

In totale sono 15 i miliari del Pnrr destinati agli investimenti per università, istituzioni Afam, ricerca fondamentale e applicata, per i processi di innovazione e trasferimento tecnologico previsti nella missione 4 “Istruzione e ricerca”. E la ministra Messa ha annunciato i progetti in cantiere che mirano a dar slancio al sistema universitario italiano.

Il confronto si è aperto con una presentazione dell'ateneo che attualmente impiega 609 docenti, 473 tecnici e 17mila e 500 studenti. I corsi di laurea triennali sono 32, i corsi magistrali 36, i corsi magistrali a ciclo unico sono, i corsi di dottorato 2 e i master 14.

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Il rettore ha evidenziato il trend di crescita (“non facile in questo contesto”) che però riguarda essenzialmente i corsi di laurea triennali. Le lauree magistrali pagano ancora un prezzo alto per la concorrenza di altri atenei che godono di una maggiore attrattività, in virtù della stretta integrazione con il sistema imprenditoriale locale. In più, ha sostenuto Pollice, l'ateneo necessita di un numero maggiore di impiegati tecnici e amministrativi.

“L'ateneo, con i suoi 8 dipartimenti, ha allargato gli orizzonti della ricerca e uno dei punti di forza è nel sistema museale salentino che comprende ben 7 musei, intesi come laboratori di comunità – ha proseguito -. Il sistema museale è come una finestra aperta sul territorio e l'iniziativa della Notte dei ricercatori ci ha dimostrato quanto l'intera comunità locale ami i ricercatori e il loro lavoro, svolto con grande passione”.

Pollice ha poi illustrato i cinque obiettivi dell'amministrazione: rendere l'ateneo un'istituzione inclusiva e aperta alla diversità intesa come ricchezza; fare dell'università un volano per la sostenibilità; rendere l'università un bene comune e un punto di riferimento culturale attraverso i processi di internazionalizzazione; concepire l'ateneo come un gateway tecnologico.

Il rettore ha presentato anche le sedi distribuite tra il polo urbano e quello extraurbano e il Salento health belt che comprende il campus Ecotekne, il Polo ospedaliero del “Vito Fazzi” e il Salento biomedical district.

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“Per me è importante conoscere le comunità accademiche perché il governo, nella sua azione, deve tenere conto delle realtà locali” ha replicato la ministra Messa, sottolienando l'attenzione che l'esecutivo sta riservando al campo della ricerca.

“L'obiettivo è quello di sfruttare al meglio le risorse disponibili modificando anche l'assetto normativo: questo richiede un cambio di passo e la comunità accademica deve far parte di questo cambiamento, creando reti per non disperdere le competenze”, ha proseguito lei.

“Il governo è al lavoro sul Pnrr e sulla nuova finanziaria e presto sarà varato un decreto per la riforma delle classi di laurea e i dottorati di ricerca da sottoporre al parlamento. Il Senato è già al lavoro su due provvedimenti che riguardano le lauree abilitanti e i tirocini inclusi nei corsi di laurea. La Camera ha già dato l'ok alla doppia laurea. Il Senato sta valutando un ddl che regola le carriere e porterà a rivedere i percorsi, trasformando gli assegni di ricerca in veri e propri contratti, così da sanare un'anomalia tutta italiana”.

“La mia battaglia quotidiana è per un forte impulso ai dottorati di ricerca - ha proseguito -. Nel Pnrr portiamo le borse da 9mila a 20mila e cerchiamo di alzarne il valore singolarmente perché i dottorarti servono a tutti, per l’innovazione della Pa, per i beni culturali, per le imprese e l’industria. È importante che il mondo del lavoro prenda questi specialisti e li valorizzi”.

Tra le novità previste, annunciate dalla ministra, anche l'intenzione di aumentare il corpo docente e il personale tecnico amministrativo per offrire nuovi percorsi di studi agli universitari.

“Apprezzo lo sforzo di questo ateneo nel mantenere la flessibilità e la qualità dell'offerta formativa. È importante dare impulso alla terza missione dell'ateneo perché questo parametro sarà valutato nel punteggio e nei finanziamenti destinati a ciascuna università”.

La lettera di Flc Cgil

In occasione dell'incontro, le Rsu ed Rsa di Flc Cgil hanno presentato alla ministra anche una lettera in cui evidenziano gli storici problemi del personale tecnico amministrativo che, in Unisalento, ha subito un taglio del 13 percento rispetto al 2010.

“Riteniamo essenziale e impellente adottare politiche di rafforzamento in pianta stabile – si legge nella lettera -: vorremmo scongiurare soluzioni rappresentate dal reclutamento temporaneo di specifiche professionalità che rischierebbero di trasformarsi presto in nuovo precariato. Questi obiettivi devono essere raggiunti con un urgente Piano straordinario per il Pta”, si legge.

Flc Cgil ha evidenziato anche che, con l’approssimarsi del rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto nel 2018, il personale tecnico amministrativo delle università è tra le categorie dei lavoratori pubblici più penalizzati.

“Non è servito l’accorpamento con altri comparti per portare il nostro livello stipendiale al pari degli altri. Le chiediamo di segnare un cambio di passo che restituisca al Pta la giusta attenzione e dignità”.

La replica della ministra ai ragazzi di Udu e Link

La ministra ha incontrato anche gli studenti di Link e Udu per ascoltare le loro rivendicazioni: "Mi aspetto molto dall’Università del Salento, soprattutto con gli investimenti in ricerca che faremo e che riguarderanno anche gli studenti. Ci saranno nuovi corsi di laurea, un'offerta formativa più ampia e daremo la possibilità di accogliere anche un numero maggiore di universitari, evitando numeri programmati", ha detto lei.

"Il fatto della premialità dei fondi prevista per legge, vi deve dare più garanzie rispetto al fatto che state studiando nel posto giusto: stimola gli atenei a migliorarsi sempre di più e la Vqr è aumentata già moltissimo per gli atenei del Sud. Non abbiamo comunque mai lasciato indietro le Università anche quando c’erano delle difficoltà oggettive e continueremo così. Sul Fondo di finanziamento ordinario quest’anno ci sono 500 milioni in più e non sono pochi. Per le residenze investiremo molto: le Università saranno finanziate al 75 percento invece che al 50 percento e poi arriverà un’altra parte di finanziamento che stiamo studiando anche con voi", ha concluso la ministra.

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