A Lecce una scuola per l’intercultura, la pace e i diritti: quattro giorni di incontri

LECCE – Ha preso il via oggi la seconda edizione della Scuola regionale di Intercultura.  Attiva fino al 31 marzo, negli spazi dell’Ex Convitto Palmieri di Lecce, l’iniziativa è scaturita nell’ambito del progetto Impact, Integrazione dei migranti con politiche e azioni co-progettate sul territorio,  promosso dalla Regione Puglia e finanziato dall’Unione europea. Un percorso formativo di quattro giorni rivolto a persone con background migratorio che vivono e operano su tutto il territorio regionale, impegnate nel mondo dell’associazionismo e interessate ai temi della cittadinanza attiva, della partecipazione democratica e dell’interculturalità. Il titolo di quest’anno è “Governance interculturale, comunicazione inclusiva, ecosistemi partecipativi e sostenibili” e con la partecipazione di docenti universitari, giornalisti, referenti di associazioni interculturali nazionali e regionali, artisti, rappresentanti delle istituzioni.

La Scuola mira a fornire strumenti teorici e operativi sulla comunicazione inclusiva, sulle potenzialità dell’associazionismo, sui percorsi di accoglienza e cittadinanza. Valorizza il metodo esperienziale e laboratoriale attraverso l’incontro con figure ed esperienze significative a livello nazionale e regionale, in grado di ispirare nuove forme di partecipazione democratica, nuove politiche che mantengano fermo lo sguardo su temi oggi fondamentali come la sostenibilità, i diritti inalienabili di persone e ambiente, le culture di pace.

Oltre alle attività riservate esclusivamente al lavoro del gruppo degli iscritti, la Scuola prevede alcune sessioni aperte a un pubblico più vasto e ad un confronto più approfondito con figure professionali impegnate su questi temi specifici, realtà del Terzo settore e rappresentanti delle istituzioni, nell’ottica di un rafforzamento ecosistemico delle competenze interculturali nelle policy di inclusione. In particolare, dal pomeriggio di oggi è prevista una Giornata di formazione per giornalisti, comunicatori, referenti della comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni pugliesi e del Terzo settore dal titolo “Rappresentazione mediatica delle migrazioni e linguaggi inclusivi in una prospettiva interculturale”.

Dopo l’introduzione a cura di Antonio Ciniero, docente di Sociologia delle Migrazioni presso l’Università del Salento, interverrà Stefano Pasta, membro del Centro di ricerca sull’Educazione ai media, all'Innovazione e alla Tecnologia (Cremit) e del Centro di ricerca sulle Relazioni interculturali dell’Università Cattolica di Milano, con una lezione sul tema “(S)parlare nel web sociale: la comunicazione interculturale al tempo dell’onlife”. Dopo il suo intervento, sarà proiettato il documentario “To Whom It May Concern” (“A chiunque possa interessare”), nel quale il giornalista e videomaker somalo Zakaria Mohamed Ali racconta il suo ritorno a Lampedusa. Il video sarà poi commentato dall’autore, oggi vicedirettore dell’Archivio delle Memorie Migranti di Roma.

Il 30 marzo, a partire dalle 15, è previsto invece il seminario aperto al pubblico “Dialoghi in cerchio. Itinerari interculturali ed esperienze dai territori”, in cui i partecipanti della Scuola dialogheranno con i referenti di diverse associazioni delle province pugliesi e nazionali. Infine, venerdì 31 marzo, in concomitanza con la chiusura della Scuola di intercultura, le conclusioni della giornata saranno affidate a Roberto Venneri, segreteria generale della Presidenza della Regione Puglia, e alla dirigente dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.