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Giovedì, 28 Marzo 2024
Scuola

Scuole al freddo e rischiose. Uds incalza Minerva: "Risponda alle promesse"

Il sindacato denuncia una situazione che, in provincia ed in città, è al limite del sostenibile a causa della "fatiscenza" di alcune strutture e del gelo di questi giorni: "Pronti a mobilitarci"

LECCE - È ancora polemica sul caso delle scuole fredde e inospitali per gli alunni. Ed il sindacato studentesco UdS Lecce punta il dito contro il presidente della Provincia, Stefano Minerva, accusato di aver fatto promesse “vuote”. I ragazzi ricordano che in occasione dell’incontro che si è tenuto il 16 novembre avevano ottenuto una serie di garanzie dal numero uno dell’ente. Garanzie relative, in particolare, al corretto funzionamento dei riscaldamenti ed alla manutenzione degli impianti che presentano diverse criticità.

“Abbiamo ottenuto garanzie di intervento anche sulle più critiche condizioni delle strutture edilizie di Lecce e provincia, presentando anche un’inchiesta in merito – aggiungono - . Ancora oggi, però, nonostante un paventato stanziamento di fondi provinciali destinati all’edilizia scolastica, i nostri istituti versano in condizioni di insicurezza e non garantiscono un corretto svolgimento della didattica. Siamo costretti a vivere in spazi in cui rischiamo la vita: così non viene pienamente garantito il nostro diritto allo studio”. Il disagio, sottolinea il sindacato, si è ripresentato immediatamente al rientro dalle vacanze. “Sia a Lecce che nei comuni della provincia, vi erano decine di scuole al gelo e i ragazzi sono stati quasi impossibilitati a seguire le lezioni. Alcune strutture poi hanno aggiunto nuovi danni proprio a causa del clima di questi giorni”, scrive UdS.

Il sindacato ricorda alcuni casi emblematici di istituti scolastici in condizioni critiche: quelli dell’istituto tecnico “Olivetti”, del liceo “Pellegrino”, dell’istituto “Fermi”. “Due giorni fa al Fermi di Lecce a causa delle pessime condizioni dell’edilizia scolastica, denunciata già più volte, è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per abbattere un soffitto a rischio crollo che ha comportato la chiusura di alcune rampe di scale e numerosi laboratori”.

Le due scuole sono solo un esempio di centinaia di ambienti scolastici pericolosi e inadatti allo studio, a causa di condizioni strutturali "fatiscenti" e di una mancata manutenzione del riscaldamento scolastico.

“La nostra città e la nostra provincia non corrispondono alla narrazione di innovazione – incalza il sindacato - e i numerosi proclami di vicinanza si rivelano parole vuote e di circostanza. Ancora oggi gli studenti non hanno alcuna centralità e ci viene anche negata la possibilità di frequentare ambienti scolastici agibili e riscaldati”.

I ragazzi di UdS si dicono pronti alla mobilitazione nel caso in cui, dalla Provincia di Lecce, non arrivasse una rapida soluzione del problema. “Un tempestivo intervento – ricordano loro - ci era già stato garantito un mese fa, ora basta”.

L’Università del Salento replica alla denuncia di alcune sedi al freddo

In riferimento all’articolo “In aula con plaid e stufetta: gli studenti lamentano condizioni critiche in ateneo”, pubblicato il 9 gennaio scorso, il direttore generale Donato De Benedetto chiarisce quanto segue.

“Sabato 5 gennaio l’amministrazione ha disposto l’accensione degli impianti di riscaldamento nelle sedi universitarie a partire dalla notte tra il 6 e il 7 gennaio, con l’indicazione di lasciare gli impianti in funzione fino a diversa determinazione. L’obiettivo era arrivare a un clima confortevole nelle sedi, visto le rigide condizioni metereologiche e il periodo di chiusura per le festività”.

“Purtroppo questa misura non ha sortito l’effetto necessario in tutte le sedi – precisa lui-. Al riavvio dopo la chiusura, infatti, alcuni impianti hanno manifestato criticità o rotture. Fin dalle prime ore della mattina del 7 gennaio, comunque, sono intervenuti gli uffici manutenzione eseguendo con la massima sollecitudine i necessari interventi per il ripristino del corretto funzionamento degli impianti. Dal punto di vista tecnico, la situazione si è normalizzata rapidamente, ma per ottenere la “giusta” temperatura negli edifici sono state necessarie più ore dell’usuale, a causa delle temperature esterne particolarmente rigide”.

“All’amministrazione è ben nota la situazione di vetustà di alcuni edifici e dei relativi impianti di servizio, si tratta di un aspetto su cui è costante l’attenzione – si legge ancora nella nota-. Peraltro nella seduta del Consiglio di amministrazione del 20 dicembre 2018, UniSalento ha deliberato la messa in cantiere di ulteriori lavori di ristrutturazione di alcuni plessi, sulla scia di azioni intraprese da tempo. Intanto, anche nel caso si ripetessero periodi di freddo intenso, il nostro impegno è che l’accensione degli impianti di riscaldamento avvenga per periodi ancora più lunghi”.

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