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UniSalento festeggia i primi laureati in Viticoltura ed Enologia: "Una risorsa"

Il rettore Pollice: "Collaboriamo con aziende del territorio per valorizzare le loro professionalità". L'azienda Ladisa srl intanto riapre il servizio di mensa serale di via Lombardia

LECCE – UniSalento proclama cinque dottori in “Viticoltura ed enologia”: Cosimo Demarco, Veronica Dinitto, Giulia Gestri, Sara Melis e Maria Giovanna Pinto.

Il corso di laurea, inaugurato tre anni addietro, ha quindi sfornato i primi laureati che sono riusciti a discutere la loro tesi in presenza, sebbene con un numero ristretto di familiari.

“In un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, con il settore agricolo pugliese pesantemente colpito dall’epidemia di xylella fastidiosa e l’emergenza epidemiologica in corso, consideriamo queste lauree una concreta risposta all’incertezza che pesa sul futuro del territorio e delle giovani generazioni”, ha commentato il professor Andrea Luvisi, Presidente del consiglio didattico del corso.

“L’impegno è quello di creare, in collaborazione con le aziende locali e le loro strutture associative, le condizioni territoriali perché la professionalità di questi giovani laureati venga messa in valore e possa così contribuire alla crescita competitiva dell’intera filiera vitivinicola – ha aggiunto il rettore Fabio Pollice -. Noi continueremo a sostenere questa crescita competitiva anche attraverso la ricerca, come dimostra il recente impegno nell’elaborazione di un progetto d’investimento che nei prossimi mesi potrebbe portarci, in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, alla realizzazione di un importante centro di ricerche sulla vitivinicoltura e l’olivicoltura”.

Riapertura della mensa di via Lombardia

Un'altra buona notizia per la comunità accademica è la riapertura, a partire da ieri 3 novembre, della mensa serale di via Lombardia. Il servizio di ristorazione a Lecce, nelle tre residenze universitarie, è gestito dalla ditta Ladisa che ha fornito rassicurazioni sulla sicurezza di utenti e operatori e sul rispetto delle norme anti-covid.

L'azienda ha incontrato i dirigenti dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario e le associazioni studentesche dopo un sopralluogo dell’Adisu nei tre plessi durante il quale gli ispettori hanno potuto verificare la qualità del servizio erogato.

L’incontro è servito anche per valutare la possibilità di organizzare pasti veicolati, cioè in modalità catering, per gli studenti che alloggiano alla casa Pastor Bonus ed eventuali modifiche del menù, considerando le richieste delle associazioni studentesche.

“Siamo in continuo contatto con l’Adisu – ha spiegato Cesare Pinto, responsabile Sud Italia di Ladisa srl - e in questi mesi difficili abbiamo lavorato incessantemente per garantire una refezione sicura e di qualità agli ospiti. Abbiamo ridotto il numero degli studenti seduti in mensa contemporaneamente e portato da 3 a 2 le scelte in menù, in modo da garantire il distanziamento anti contagio, ridurre i tempi di attesa per usufruire del pasto e velocizzare il ricambio”.

“L’applicazione del protocollo Covid ha portato dei disagi – ha aggiunto lui - ma il dialogo con la rappresentanza studentesca è costante e cerchiamo di andare incontro alle esigenze di tutti. Il menù offerto è ricco di prodotti bio e abbiamo sempre garantito, anche in questi mesi difficili, la possibilità di adeguare il pasto a eventuali intolleranze o allergie”.

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