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"Ferrari", si alza il tiro della protesta: manifestanti davanti all'ospedale

Riunione partecipata a Casarano alla presenza di esponenti politici. Sottoscritto un documento indirizzato al prefetto di Lecce

CASARANO – Striscioni fino al quinto piano e manifestazione all’ingresso dell’ospedale, alla presenza di numerosi consiglieri regionali ed esponenti politici per lo più di centrodestra e Sinistra italiana. Non arretra di un passo la protesta dei cittadini in difesa dell’ospedale “Ferrari” destinato al ridimensionamento dal piano di riordino ospedaliero che lo vuole a livello base.

Dopo il decreto del Tar che ha sospeso l’ordinanza sindacale del primo cittadino, Gianni Stefano, per mezzo della quale chiedeva la riapertura del reparto di Pediatria, il tiro si è alzato. I cittadini questa mattina si sono radunati, numerosi, sul piazzale antistante il nosocomio per ascoltare gli interventi dei rappresentanti politici in merito alla chiusura dei reparti e, più in generale, alle politiche in materia di sanità pubblica perseguite dalla Regione Puglia.

Il fulcro della mobilitazione è sempre quello, ripetuto come un mantra da mesi ad ogni occasione utile: il Ferrari ha rappresentato, negli anni, il secondo punto di riferimento per l’utenza provinciale dopo il Vito Fazzi di Lecce. 

Casciaro rincara la dose: “La Chirurgia pediatrica è un’eccellenza medica e nonostante tutto vogliono continuare a smantellare l’ospedale. Il nostro non è un discorso campanilistico, ci stiamo battendo in modo civile per questioni di giustizia sociale. Il presidente Emiliano deve ascoltare il territorio, sedersi ai tavoli e prendere atto delle richieste; diversamente rimarrà una voce nel deserto che governerà la Puglia senza ottenere il consenso dei cittadini, di qualunque colore politico essi siano”.

Il suddetto reparto continua, intanto, ad essere presidiato dai volontari che si alternano per assicurare una presenza in ospedale h24. E a dare man forte alla protesta questa mattina erano presenti esponenti politici giunti da ogni punto del Salento, a cominciare dal presidente della Provincia Antonio Gabellone.

Striscioni anche al quinto piano

Oltre a lui hanno partecipato: Erio Congedo, Cosimo Borraccino, Andrea Caroppo, Luigi Manca, Ernesto Abaterusso, Salvatore Capone, Federico Massa, Francesco Bruni, Rocco Palese, Roberto Marti, 13 sindaci del comprensorio, rappresentanti di associazioni di volontariato e degli ammalati quali Fratres, Admo, Croce Rossa e anche alcune scolaresche.

Al termine della manifestazione è stato sottoscritto un documento, indirizzato al prefetto di Lecce, con cui si chiede che “venga rispettata la sentenza del Tar del 4 ottobre la quale, in attesa della discussione del merito fissata al 20 febbraio 2018, ha stabilito di lasciare invariato l’attuale assetto dei reparti del nostro nosocomio”.

Video: la manifestazione di oggi

In più si chiede a Claudio Palomba una intercessione per riattivare il reparto di Pediatria, bloccare il trasferimento della Chirurgia pediatrica, attivare con urgenza un tavolo di concertazione volto a risolvere i conflitti oggi esistenti tra le istituzioni.

Questa è la premessa che anticipa le richieste: “L’atteggiamento oltraggioso e incurante della Regione e della direzione generale Asl di Lecce ha portato alla dichiarazione dello stato di agitazione di un’intera comunità la quale ha adottato l’iniziativa di occupare la stanza del reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale che si precisa essere una stanza al momento dell’occupazione già destinata ad essere trasferita presso l’ospedale di Lecce, quindi non più utilizzata da giorni per le normali attività di degenza o, comunque, sanitaria”.

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