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Sabato, 20 Aprile 2024
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Caso Sonia Marra, Bindella assolto in primo grado da ogni accusa

A distanza di quasi undici anni rimane un mistero senza colpevoli la scomparsa di Sonia Marra, la studentessa di 25 anni di Specchia svanita nel nulla a Perugia nel 2006

LECCE – A distanza di quasi undici anni rimane un mistero senza colpevoli la scomparsa di Sonia Marra, la studentessa di 25 anni originaria di Specchia svanita nel nulla a Perugia la notte tra il 16 e il 17 novembre del 2006, e il cui corpo non è mai stato ritrovato. Oggi, dopo una lunga camera di consiglio e un lunghissimo processo, i giudici della Corte d’assise di Perugia hanno assolto con formula piena, per non aver commesso il fatto, Umberto Bindella, il 35enne originario di Marsciano, ex agente del corpo forestale dello Stato, accusato di omicidio volontario, soppressione di prove e occultamento di cadavere. Al termine della requisitoria, a novembre del 2016, il sostituto procuratore Giuseppe Petrazzini, aveva chiesto per l'imputato la condanna a 24 anni di carcere. Assolto anche l’altro imputato, Fabio Galluccio, finanziere di 35 anni amico di Bindella, per cui l’accusa formulata era quella della cosiddetta “contestazione alternativa'”. A suo carico era stato ipotizzato il concorso nell'occultamento del cadavere della studentessa e “alternativamente'” il favoreggiamento personale del principale imputato per le dichiarazioni rese agli investigatori.

Bindella, assistito dai suoi legali, gli avvocati Daniela Paccoi e Silvia Egidi, si è sempre professato innocente, respingendo l’accusa di essere l’autore del delitto. Nel corso della requisitoria, alla presenza della famiglia della giovane salentina, il pubblico ministero aveva rivolto un appello proprio all’imputato, “affinché svelasse dov'è il corpo di Sonia”. “I suoi familiari – aveva aggiunto - hanno diritto di saperlo”. Secondo la pubblica accusa, il movente dell’omicidio sarebbe un conflitto sorto fra i due. “Sonia voleva continuare la relazione, lui no”. Il pm ha anche ravvisato una serie di condotte ritenuta anomale. Ad esempio, Bindella si sarebbe contraddetto di fronte alle richieste dei carabinieri, sui rapporti con Sonia. Prima avrebbe asserito di non ricordarsi di lei, poi di averla frequentata per un periodo, ma senza mantenere più i rapporti. Eppure, 48 ore prima della scomparsa definitiva della ragazza, Bindella si sarebbe recato in casa sua per sottoporla al test di gravidanza, “sincerandosi in prima persona dell'esito”, aveva aggiunto il pubblico ministero.

Cala dunque il sipario sul primo atto di una vicenda giudiziaria lunga e controversa, che non ha risparmiato colpi di scena, a cominciare dalla presunta pista clericale, nata dalle dichiarazioni ai carabinieri di una fonte confidenziale che ipotizzò la presenza di un prete nella sparizione della ragazza di Specchia. Sonia Marra era stata ospitata insieme al fratello anche in una struttura della chiesa perugina. Una pista che si rivelò per gli inquirenti infondata, tanto che la richiesta di intercettare il vescovo di Gubbio fu rigettata dall’allora magistrato titolare delle indagini.

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