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Comunità di Galatone ancora in festa: anche nonno Nano compie i suoi primi 100 anni

A pochi giorni di distanza un altro centenario nella città galatea: Pasquale Sebastiano Inglese, ex venditore di scarpe con l’hobby per la pesca e l’amore per il mare. Dopo la guerra e la prigionia, la vita da commerciante, la parentesi in Germania e a Milano e il ritorno alle origini

GALATONE – Dopo il tributo a Sebastiano Maglio, nato il 14 luglio del 1921, un altro cittadino di Galatone taglia lo straordinario traguardo del secolo di vita: si tratta di Pasquale Sebastiano Inglese, detto “Nano” per le persone care, nato il 16 luglio 1921, e che domani, quindi, compirà i suoi primi meravigliosi 100 anni.

Anche per questa ricorrenza l’amministrazione comunale galatea ha voluto far sentire la vicinanza dell’intera comunità. Domani, 16 luglio, nonno Nano festeggerà il suo compleanno da record spegnendo le candeline delle sue prime cento primavere e insieme all’amore della sua famiglia riceverà gli auguri di tutti i suoi concittadini. A rappresentare la città di Galatone ci saranno il sindaco Flavio Filoni, la presidente del consiglio comunale, Mariachiara Vainiglia e il comandante della Polizia municipale, Federico Troisi.

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Pasquale Inglese, padre di quattro figli (Cosima, Lidia, Roberto e Tonino), nonno di 5 nipoti e bisnonno di 2 pronipoti, nella sua lunga vita ha saputo rialzarsi e riprendere il cammino anche dopo ostacoli che sembravano insormontabili come la guerra, la fame, la prigionia e i lutti delle persone più care.

Ha dovuto affrontare due perdite enormi come la scomparsa della figlia Lidia e della moglie Lucia Montagna che sono venute a mancare nel 2004. In gioventù ha combattuto nel corso della Seconda Guerra Mondiale, occupandosi della conduzione dei camion militari, in quanto era tra i pochi ad avere la patente di guida.

Fatto prigioniero dai tedeschi e internato in un campo di prigionia, ha sofferto  anche la fame per anni riuscendo ad alimentarsi con bucce di patate ed altri scarti, senza mai mollare. Sono stati anni tremendi in cui “Nano” si è aggrappò con tutte le sue forze alla vita riuscendo a sopravvivere.

Liberato dagli inglesi e finita la Guerra, rientrò a Galatone avviando l’attività di commerciante di scarpe per mantenere la sua famiglia. In seguito è emigrato anche in Germania con i figli per trovare lavoro. Dopo alcuni anni, grazie all’aiuto di altri parenti che vivevano nel Nord Italia, lui e la sua famiglia si stabilirono a Milano, dove tuttora vivono i figli. Giunto il momento della pensione con la moglie decisero di tornare alle origini e alle radici della loro vita facendo rientro a Galatone.

Nonno Nano conserva lucidità e voglia di vivere da far invidia ad un giovanotto. “Mi chiamo Pasquale Sebastiano Inglese, sono nato a Galatone il 16 luglio del 1921 in una piccola casetta con tante angurie” racconta il longevo centenario, “sono il primo di cinque figli, tutti viventi, e sono cresciuto con l'amore dei miei cari. All'età di 18 anni fui chiamato a fare il militare. Sono stato inviato in Albania dove ho combattuto la Seconda Guerra Mondiale finendo per essere poi catturato dai tedeschi, di cui sono stato prigioniero per due anni”. 

“È stata una lotta quotidiana per la vita. Sono infatti scampato alla morte tutti i giorni” rammenta nonno Nano, “sono stati i due anni più brutti della mia vita. E proprio il 6 settembre, nei giorni della Madonna delle Grazie, fui liberato dalle truppe inglesi, facendo poi ritorno a casa dai miei cari”.

“All'età di 30 anni conobbi, quindi, mia moglie Lucia. E dal nostro amore sono nati quattro figli. Ma sono anche nonno di cinque nipoti e bisnonno di due pronipoti. Il mio lavoro è sempre stato quello di venditore di scarpe: sono stato il primo a vendere la ciabatta infradito a Galatone, poi ho lavorato a Milano in una fabbrica per più di 26 anni. Il mio hobby è sempre stata la pesca e il mare la mia reggia. Oggi posso dire di avercela fatta. Sono felice del traguardo dei 100 anni, un momento stupendo da trascorrere insieme ai miei cari”.

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