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Venerdì, 29 Marzo 2024
settimana Gallipoli

Pescherecci nella “rete” della guardia costiera: multe e sequestri tra Ionio e Adriatico

Sanzioni salate nell’Area marina protetta di Porto Cesareo. Sull’altro versante sequestrate centinaia di ricci di mare

GALLIPOLI – I militari della guardia costiera del Compartimento marittimo di Gallipoli impegnati, sia in mare, che a terra, nella lotta ai trasgressori. Alle prime luci del giorno, tanto per cominciare,  è stato sorpreso un diportista che navigava a motore all’interno della zona cosiddetta  “A” di riserva integrale dell’Area marina protetta di Porto Cesareo, probabilmente con l’intento di utilizzare attrezzi per la pesca illeciti. Appena si è accorto della presenza dei militari, si è dato alla fuga con la sua imbarcazione tentando di sottrarsi al controllo. Ma è stato poi fermato dalla motovedetta e successivamente identificato da una pattuglia a terra della guardia costiera per i successivi atti di polizia giudiziaria a suo carico. Il diportista è stato denunciato all’autorità giudiziaria sia per aver effetuato l’accesso in un tratto di mare interdetto a qualsiasi attività antropica, sia per aver commesso atti di resistenza contro una motovedetta dei militari. Watermarked2(2017-11-25-2224)-2

Ma non è tutto. Sul versante Adriatico - oltre ad un sequestro di circa un chilometro di rete da posta non etichettata e non segnalata, che di fatto costituiva un serio pericolo per la sicurezza della navigazione - sono stati sanzionati due motopescherecci: uno per aver violato l’ordinanza di interdizione di uno specchio d’acqua interdetto al transito, l’altro per aver interrotto il segnale di controllo satellitare della posizione e delle attività di pesca in generale. Questo dispositivo è denominato “blue box” ed installato sui pescherecci.  Se spento, non consente di monitorare le attività di pesca eludendo di fatto i controlli svolti quotidianamente in remoto dagli operatori di servizio nelle sale operative.

Ad entrambi i comandanti delle imbarcazioni è stata elevata una sanzione amministrativa  di 4mila euro nonché la decurtazione dei punti sia al titolo professionale del comandante sia alla licenza di pesca. Infine, dopo aver fatto scattare anche una multa di 2mila euro a due venditori abusivi di Gallipoli, sono stati sequestrati e riportati nel proprio habitat naturale, oltre 300 esemplari di riccio di mare, in quanto abusivamente pescati e immessi in commercio. 
 

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