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Lavoratori stagionali in arrivo a Nardò: confermati i container, si registrano ritardi

Si è tenuto in prefettura un tavolo tematico per l'accoglienza dei lavoratori. Gli 80 moduli abitativi, adiacenti a Masseria Boncuri, non saranno pronti prima di maggio

LECCE –  I moduli abitativi, destinati ad accogliere i lavoratori stagionali nell’agro di Nardò, saranno rimontati nei pressi di Masseria Boncuri. Tali e quali a come si presentarono nel giorno della loro inaugurazione tardiva, avvenuta nell’agosto 2017. Il tavolo tematico previsto per il “Protocollo di intesa in materia di lavoro stagionale” è tornato a riunirsi in prefettura a Lecce e le istituzioni, insieme alle parti sociali e datoriali, hanno confermato il numero dei container acquistati con i fondi della Regione Puglia.

Le casette disponibili sono 80 in tutto, con la possibilità di aggiungerne due per garantire l’assistenza medica e legale ai lavoratori nel primo caso, e da adibire a cucina nel secondo.

È stato tralasciato, invece, il nodo dei trasporti perché, come spiega il sindacalista Flai Cgil, Alessandro Fersini “non è stata fornita la mappatura dei percorsi, non vi è la copertura finanziaria necessaria ma solo una disponibilità di massima dell’ente regionale a reperire le risorse necessarie”. Attingendo, però, dalle proprie tasche della Regione Puglia perché risultano indisponibili, a quanto pare, anche i fondi europei.

L’incontro tra le istituzioni è stato di tipo interlocutorio e non è ancora chiara la data in cui verrà allestito il campo: il Comune di Nardò e le associazioni datoriali hanno posticipato il tutto al mese di maggio, in modo da avere il tempo di reperire le risorse necessarie. Data considerata valida anche da Coldiretti Lecce che, come precisato dal presidente Giuseppe Brillante, ha confermato un certo ritardo (pari a circa una ventina di giorni) nelle attività di raccolta dei prodotti ortofrutticoli, pomodori e angurie specialmente, legato alle abbondanti piogge degli ultimi mesi.

Il comune di Nardò ha ribadito la necessità di massima collaborazione, anche economica, delle forze datoriali. Già l'anno scorso, tramite l'ente bilaterale Cassa Amica, i sindacati e i datori di lavoro hanno messo a disposizione delle consitenti risorse economiche che, però, sono state scarsamente utilizzate. Per questo l'amministrazione neretina ha chiesto di rivedere il sistema di accesso ai fondi e di trovare nuove modalità di intervento.

“Il nostro comune – ha spiegato Giulia Puglia, assessore all'Agricoltura e alle attività produttive – sta investendo molto sulla qualità, anche valoriale, dei prodotti agricoli della città di Nardò, che rappresentano una assoluta eccellenza in Italia. In questi due anni, collaborando con il presidente Emiliano, la Regione Puglia e, in particolare, col compianto Stefano Fumarulo, con la Prefettura e con le parti sociali, abbiamo lavorato con successo per cancellare il binomio Nardò-schiavitù, con indubbi vantaggi per l'intera filiera agricola. Ora puntiamo ad aumentare questi standard, che fanno bene alle imprese e all'intera città”.

Il tavolo ha visto la partecipazione del viceprefetto Beatrice Mariano, dei rappresentanti di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Nardò, Asl, Spesal, Inps, Protezione Civile, Cir, Caritas, associazioni del terzo settore, organizzazioni datoriali e sindacali. 

Polemica la posizione di Cgil rispetto ai possibili ritardi nell’allestimento del campo: “Prendiamo atto che, ancora una volta, all’inizio della stagione di raccolta i lavoratori non avranno nell’immediato un alloggio – ha puntualizzato Fersini -. Rispetto alle politiche alloggiative, ribadiamo l’opportunità per lavoratori e aziende di accedere al bando di Cassa Amica. Anche quest’anno l’ente bilaterale contribuirà infatti alle spese di locazione sostenute da lavoratori o aziende agricole, a patto che questi presentino formale istanza”.

Ada Chirizzi, segretaria Cisl Lecce, parla invece di un avvio positivo del percorso di confronto tra le parti: “Tempestività e messa a sistema degli interventi messi in campo dai soggetti istituzionali, dalle parti sociali e dal terzo settore rappresentano le chiavi di volta per ricondurre a normalità quanto negli anni scorsi è divenuto inaccettabile emergenza dal punto di vista umanitario, igienico e di ordine pubblico”.

“Permane la preoccupazione per il mancato stanziamento, da parte della Regione Puglia, di fondi per il trasporto dei lavoratori verso e dai luoghi di raccolta – aggiunge lei -, così da sottrarli al ricatto dei caporali. Nel merito abbiamo richiesto il massimo impegno, anche mediante il ricorso a risorse in Bilancio o al Fondo sviluppo e coesione”.

Le organizzazioni sindacali hanno comunque riconfermato, unitamente alle parti datoriali, l’impegno alla riedizione del bando dell’ente bilaterale Cassa Amica, volto a sostenere i costi dell’affitto sopportati dai lavoratori o da aziende che intendano mettere a disposizione dei dipendenti dei locali ad uso abitativo.

L’obiettivo è quello di coniugare la risposta all’emergenza abitativa con la piena integrazione degli operai stagionali, per lo più migranti ed extracomunitari, nel contesto urbano e cittadino.

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