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Sabato, 20 Aprile 2024
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Marti va con Salvini e la Lega. Fitto affonda il colpo: "Insegue solo una poltrona"

Il deputato leccese lascia Direzione Italia: "Ho scelto un partito solido" . Dopo quello di Palese, passato in Forza Italia, un altro riposizionamento nel centrodestra che ha già scatenato polemiche

LECCE – Fa clamore il passaggio del deputato Roberto Marti al movimento di Matteo Salvini, la Lega (senza Nord). La rottura con Direzione Italia e con Raffaele Fitto è clamorosa, ma forse non inattesa. Basti ricordare le frizioni in occasione della scelta del candidato per le amministrative leccesi e, non meno importante, la consapevolezza che alle elezioni politiche i seggi in ballo sono troppo pochi per i potenziali aspiranti parlamentari (neo o confermati) della provincia salentina. Del resto, solo a metà giugno, Rocco Palese era passato in Forza Italia.

L’annuncio è stato dato a Roma direttamente dal leader lombardo (un altro parlamentare pugliese, Nuccio Alteri, ha lasciato Direzione Italia) e confermato poi dal diretto interessato: "La Lega di Salvini è in questo momento il soggetto politico che meglio incarna la voglia di centrodestra degli italiani, pugliesi compresi, perché parla la lingua del buon senso e propone una visione complessiva per il futuro di tutta l’Italia. Non ho scelto un cartello elettorale servente solo al passaggio elettorale, ma un partito solido che diverrà l’architrave del centrodestra dei prossimi anni, nel Salento, in Puglia e in Italia. Sono altri allora ad essere impegnati nell’affannosa ricerca di una zattera per il Parlamento purchessia anziché nella elaborazione di un’idea organica sul futuro della nazione che possa contare su una forza politica realmente nazionale e realmente rappresentativa come la Lega". 

Nelle dichiarazioni del deputato leccese evidente la replica a quanto sostenuto da Fitto poco prima in un pungente post su facebook: “Chi è già andato via o lo sta facendo ora, non ha nemmeno il coraggio di sostenere delle idee ma sta solo disperatamente inseguendo una poltrona. Certo, però, considerando le storie di ciascuno, c'è da capire come possano continuare a guardarsi allo specchio... Noi andiamo avanti con serietà e convinzione lasciando ad altri opportunismi e calcoli! Grazie sempre a tutti i nostri dirigenti ed amministratori per la loro dedizione ed il loro sostegno”.

Anche il coordinatore provinciale di Direzione Italia, Antonio Gabellone, ha voluto dire la sua, associandosi al leader magliese: : “Abbiamo appena appreso della folgorazione sulla via per... Damasco che ha colpito l'onorevole Marti. Mai una perplessità, mai un dubbio sul progetto politico di Raffaele Fitto. Al contrario sempre pancia a terra, nel sostenerlo e diffonderne le idee. Prendiamo atto e andiamo avanti, nella convinzione oggi più di ieri che le ragioni del Mezzogiorno, della Puglia e del Salento debbano essere affidate a persone coerenti, capaci e leali”.

Sull'inatteso abbandono si è espresso anche il consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca, anch'egli salentino: "Roberto era e resterà sempre un mio amico, per questo gli ho detto a voce quello che penso della sua scelta di aderire alla Lega di Salvini. Ma le amicizie sono una cosa, i percorsi politici sono un’altra. Due anni e mezzo fa ho deciso di candidarmi alla Regione perché ho considerato credibile il progetto di un centrodestra che vedeva anche in Raffaele Fitto un punto di riferimento per una politica alternativa non solo a parole ma nei fatti al centrosinistra. In quel progetto che oggi si chiama Direzione Italia io ci credo ancora fortemente, mi dispiace che il mio amico Roberto – che ci credeva più di me – oggi abbia scelto un percorso politico che seppure sempre di centrodestra rinnega le radici di un meridionalismo che non è il Sud con il cappello in mano, ma è il Sud con la sua identità e le sue peculiarità straordinarie”.

D’altra parte, c’è chi si compiace della scelta di Marti. Si tratta di Andrea Caroppo, consigliere regionale che già da settimane aveva sancito l’intesa con la Lega, comparendo insieme a Salvini in una recente uscita pubblica leccese: “Dopo la mia, l’adesione di Nuccio e Roberto al progetto nazionale di Salvini è l’ulteriore prova - ove ce ne fosse ancora bisogno - della validità del progetto politico della Lega e del suo sfondamento al Sud, uno sfondamento ormai nei fatti che vede nella Puglia la sua testa d’ariete. La presenza e il contributo di due parlamentari renderanno certamente ancora più forte l’area politica che in questa regione intende declinare finalmente sul serio le parole chiave del sentimento profondo di tutti gli italiani: difesa dei principi tradizionali e delle identità territoriali, sicurezza, famiglia e libertà educativa, libertà d’impresa, lotta all'oppressione fiscale, merito, sussidiarietà”.

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