Piazza molotov per il sindaco, ma poi la recupera e si allontana: ricercato
L’ennesima intimidazione, ad Arnesano, risale alla scorsa settimana. Un malvivente ripreso dalle videocamere
ARNESANO – Torna la paura ad Arnesano: qualcuno prende di mira l’abitazione del sindaco, ma l’intimidazione non va in porto e il malvivente è ora ricercato. Ci ha provato con una molotov l’individuo immortalato dai filmati che, nei giorni scorsi, ha lanciato una molotov contro la vettura di Emanuele Solazzo, avvocato e primo cittadino del comune dell’hinterland salentino.
L’episodio, riportato dal quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”, risalirebbe alla notte del 5 giugno, la scorsa settimana, poi denunciato presso la stazione dei carabinieri di Monteroni di Lecce. Un individuo col il volto coperto dal cappuccio di una felpa, e con il fisico di un giovane, almeno stando ai riscontri, è stato infatti ripreso dalle videocamere di sorveglianza. L’uomo, dai filmati, si è avvicinato alla porta dell’edificio di via Del Croix, in pieno centro abitato, piazzando la bottiglia sull’uscio. Poi, forse non riuscendo a farla esplodere, l’ha recuperata e si è allontanato.
Quei fotogrammi sono stati affidati alle forze dell’ordine, per le indagini. La vittima è stata ascoltata, per chiarire se possa nutrire sospetti su qualcuno in ambito politico - per via del ruolo di primo cittadino - o in un contesto professionale svolgendo anche l'attività di legale. A turbare la comunità non è stato soltanto quest'ultimo episodio, quanto il fatto che si tratti del terzo avvenuto nel piccolo comune. Poco più di un mese addietro, infatti, è andata a fuoco l'auto del comandante della polizia locale, Gabriele Podo. La vittima, come se non bastasse, era stata presa di mira anche alcuni mesi prima, a febbraio, quando i piromani diedero alle fiamme anche l'altra sua vettura.
Ora si sta cercando di capire se questi fatti di cronaca abbiano un unico autore e un filo conduttore. Al momento, tante ipotesi e nessuna, come tutte le volte in cui gli investigatori sono nella fase di "apertura" della caccia al movente e restringere il campo sarebbe dannoso. Intanto, la notizia ha fatto il giro tra gli altri amministratori ed esponenti politici. Oltre alla solidarietà di Domenico Vitto, presidente di Anci Puglia, è giunta anche quella dell’europarlamentare Raffaele Fitto. Entrambi si augurano che gli inquirenti possano risalire nel più breve tempo possibile all’autore del gesto.