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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Babbo Natale e i supereroi “finiscono” in ospedale: ma è per una sorpresa ai piccoli

I vigili del fuoco di Lecce e i volontari dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” assieme per portare i doni ai bambini ricoverati

LECCE – Babbo Natale e i supereoi sono “finiti” in ospedale. Si è calato dal tetto del “Vito Fazzi” ed è piombato direttamente nell’Unità operativa di Pediatria e di Chirurgia pediatrica per portare i doni a tutti i bambini ricoverati. Per il terzo anno consecutivo ha riscosso grande consenso l’iniziativa organizzata dall’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” assieme al comando provinciale dei vigili del fuoco di Lecce, guidato dal comandante Giuseppe Bennardo. Insieme a Babbo Natale c’erano anche i super eroi dei fumetti Spider Man, Iron Man , Hulk, Flash e i volontari clown della onlus.

Pietro Caprio, direttore responsabile dell’Unità operativa di Pediatria ha così commentato il momento: “Per l’ennesimo anno ringrazio Don Gianni, Franco e gli amici dei vigili del fuoco per questa bellissima iniziativa che ormai è diventata una tradizione per la nostra Pediatria. I bambini era qui e stupiti vedevano scendere Babbo Natale, è stata un’emozione bellissima per loro, un bel momento soprattutto perché alcuni sono ricoverati da diversi giorni”.Foto di gruppo-3

Don Gianni Mattia, cappellano dell’ospedale e presidente dell’associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre ha aggiunto: “Ringrazio la Direzione sanitaria e i direttori responsabili di Pediatria e Chirurgia pediatrica che accolgono con molta disponibilità le nostre iniziative. L’umanizzazione degli ambienti di cura costituisce un’attenzione che migliora l’ospedalizzazione, soprattutto del paziente pediatrico, con benefici evidenti. Abbiamo regalato qualche minuto di distrazione dalla routine degli esami e del ricovero e abbiamo consentito, grazie alla professionalità dei vigili del fuoco di Lecce, di vivere un momento di gioia e stupore. È stato come far vivere una favola in un contesto che solitamente evoca ben altri pensieri”.

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