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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dehors per i locali pubblici, si stringono i tempi per un regolamento

Le commissioni Urbanistica e Annona hanno discusso di un tema importante non solo nel centro storico. Il consigliere Patti: "Troppa discrezionalità"

LECCE – Una bozza di regolamento entro un mese per avere parametri certi sulla realizzazione di dehors in tutta la città di Lecce. Partendo dal lavoro che l'ufficio Urbanistica sta facendo da tempo per avere un'idea chiara dell'occupazione del suolo pubblico.

Nella seduta congiunta delle commissioni Urbanistica e Annona, presiedute rispettivamente da Massimo Fragola (Andare Oltre) e Silvano Vitale (Un’altra Lecce), si è preso atto della lacunosità dei provvedimenti – Piano del colore, ad esempio - che fino ad oggi affrontano la questione, senza mai definirla in maniera specifica in tutti i suoi aspetti.

Si tratta di un tema che sta molto a cuore ai gestori di locali pubblici e che interseca una serie di questioni non banali, dal decoro all’igiene: di che materiale possono essere fatti, con quali dimensioni, in quali punti? Molte amministrazioni comunali hanno prodotto regolamenti precisi già da tempo, ma a Lecce non si riesce a venirne a capo lasciando, me ha sottolineato il consigliere Pierpaolo Patti (Lecce Città Pubblica) un quadro incerto nel centro storico e di eccessiva discrezionalità all’esterno della città antica.  

Antonio Torricelli, del Partito Democratico, ha ricordato come vane siano state le richieste negli ultimi quattro anni di avere un elenco aggiornato delle autorizzazione concesse e ha chiesto retoricamente quanto salutare sia mangiare un panino in mezzo a una strada attraversata da veicoli. Il consigliere ha anche aggiunto di rendersi conto delle esigenze degli operatori di una città turistica, ma che per gli uffici comunali più che il criterio del buonsenso dove valere quello della legalità e che per fare una giusta sintesi non si può prescindere da un regolamento.

Marco De Matteis (Sveglia Lecce), presidente del sindacato provinciale dei locali serali di Confcommercio si è detto d’accordo sulla necessità di regole chiare, aggiungendo anche che proprio i dehors, chiusi su tre lati, possono aiutare a prevenire rischi. Alla seduta hanno partecipato due tecnici del settore Urbanistica, Claudia Loicono e Angelo Mazzotta che hanno incluso nei nodi da sciogliere anche la questione dei negozi di vicinato, cioè quelle attività che non somministrano cibi e bevande ma che li vendono.

Interpellata sulla vicenda, l'assessore all'Urbanistica Rita Miglietta ha dichiarato: "L'ufficio sta procedendo a colmare una grossa lacuna: mappare le occupazioni di suolo pubblico al fine di comporre un quadro conoscitivo, che in questi anni di promozione della movida non si è mai provveduto a preparare, indispensabile per immaginare qualsiasi tipo di regolamentazione. Il tema è decisivo per tutti: operatori, residenti e turisti; alle necessità economiche dobbiamo ancorare quelle della qualità dello spazio pubblico e del decoro della città, sia essa antica, moderna e contemporanea.

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