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Sabato, 20 Aprile 2024
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I dialetti nel Salento, un ceppo linguistico differente dal resto della Puglia

Alcuni post condivisi sui social dallo scrittore e divulgatore scientifico Adrian Fartade hanno messo in luce le differenze linguistiche presenti tra i dialetti pugliesi. Nel Salento sono presenti almeno quattro varianti

LECCE - Con il trascorrere del tempo, a livello nazionale si è diffusa la credenza secondo cui tutti i cittadini della regione Puglia parlino “il dialetto pugliese”. Un’affermazione - questa - che semplicemente non coincide con la realtà.

Un'ovvietà - forse solo per i pugliesi stessi - ma che all'esterno sembra essere poco percepita. 

Spesso i media  nazionali o alcuni operatori della cultura hanno contribuito all'esasperazione del tema, al fine di ottimizzare alcuni concetti e con la volontà - o la convenienza - di unificare qualcosa che non è unificabile.

Si pensi, per esempio, alle tante pellicole cinematografiche che hanno utilizzato le location tipicamente salentine per poi offrire una cadenza parlata spiccatamente barese ai propri personaggi. 

E’ opportuno chiarire che - con queste parole - non si intende criticare l'operato di altri, ma mettere in luce un fatto all’evidenza di tutti i salentini. 

Il post sui social

Recentemente, le differenze linguistiche esistenti nel tacco d’Italia sono state espresse dal divulgatore scientifico e scrittore Adrian Fartade. Quest'ultimo, di origine romena, si è trasferito all'età di 15 anni in Italia; ha finalizzato i propri studi universitari - prima in informatica e poi in storia - presso l’Università di Siena. 

Fartade, che è seguito da una folta platea di follower sui social (più di 40.500 su facebook e 211.000 su instagram) ha condiviso la stessa immagine posta in evidenza in questo articolo.

“Che dialetto parli? - Scrive - Pugliese - Risponde, ipotizzando una fantasiosa conversazione tra due interlocutori. - La Puglia nel frattempo” conclude, evidenziando la cartina, che dimostra le tantissime varietà linguistiche presenti in regione. 

La mappa evidenzia la presenza di ben 4 tipologie di dialetto salentino: quello settentrionale (parlato nella zona del Brindisino), quello centrale (o "leccese"), quello meridionale, ed - infine - il dialetto chiamato con il termine "gallipolitano" presente sulla fascia ionica.

Poco dopo Fartade ha pubblicato un’altra carta, fornita dal magazine fanpage.it, che ripercorre la provenienza di tutti i dialetti d’Italia. E’ evidente - in questo caso - come il Salento sia linguisticamente più vicino alla parte centro-meridionale della Calabria e a tutta la Sicilia, rispetto al resto della regione, poiché facente capo al ceppo dei “dialetti meridionali estremi”. 

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"A 18 anni feci una vacanza in Puglia e ricordo, con incredulità, come parlando dialetto gli abitanti non si capissero tra loro provenendo da paesi distanti 20 o 30 Km" si legge tra i commenti al post di Fartade. Un'affermazione - questa - che sintetizza il grande patrimonio linguistico-culturale presente in tutta la regione, e che - probabilmente - andrebbe valorizzato con tutte le differenze del caso. 

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