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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Guagnano: spuntano degli ordigni bellici durante i lavori nel giardino parrocchiale

"È stato un miracolo che il piccone si sia fermato a pochi cm dalle calotte delle bombe" afferma il parroco don Cosimo Zecca

Spesso accadono degli episodi che sembrano dei veri e propri segni divini. E' quanto accaduto a don Cosimo Zecca, parroco di Guagnano, che racconta:

"Da tempo avevo il forte desiderio di realizzare un'edicola mariana nel giardino parrocchiale dove si trovano gli ambienti del catechismo. Un desiderio che mi ha accompagnato per tutto il mese di maggio. Così ieri, con alcuni operai, sono iniziati i lavori per rimuovere una vecchia aiuola,  detriti, erbacce e altro materiale depositato negli spazi in fondo al giardino".

"Nel rimuovere il terreno dell'aiuola, il piccone dell'operaio ad un certo punto ha colpito qualcosa di metallico. - Prosegue il parroco - Da terra, quindi, è stata rimossa una cassa metallica, corrosa in più punti. E' stata spostata e portata sul pavimento asciutto. All'interno c'erano dei vecchi fogli inumiditi, ingialliti e consumati dal tempo ma chiaramente leggibili nelle parti integre: Regio Esercito Italiano".

"Sul fondo della cassa si intravedono degli oggetti color arancio, tutti incrostati di terra. Dopo un'attenta osservazione ci siamo resi conto che si trattava di ordigni esplosivi,  delle bombe a mano in uso all' Esercito italiano durante la seconda guerra mondiale" afferma don Cosimo.

"Prontamente ho avvisato il comandante della Polizia Locale e il maresciallo dei Carabinieri i quali - dopo aver effettuato un sopralluogo - hanno chiamato a loro volta gli artificieri di Lecce e poi quelli di Foggia. Questi hanno constatato che si trattava di ordigni bellici pericolosi".

"Le 6 bombe sono state portate in una cava a Trepuzzi per farle esplodere. Al ritorno gli artificieri mi hanno raccontano che l'esplosione era stata violenta, con una colonna di fumo di oltre 30 metri. Ora, questa cassa metallica è stata ritrovata nel punto esatto in cui avevo pensato di mettere la statua della Madonna".

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Un segno divino

"È stato un vero miracolo che in 70 anni, sepolte sotto terra, queste bombe non siano esplose" dice il parroco di Guagnano. "È stato un miracolo che il piccone si sia fermato a pochi cm dalle calotte delle bombe. Un miracolo che non siano esplose nel movimento" prosegue.  

"Da maggio ho sentito l'esigenza di eseguire questo lavoro quasi come se la Madonna volesse aiutarci a dissotterrare quegli ordigni pericolosi, che potevano fare una strage. - Continua - Anche io mi sento un miracolato insieme ai tre operai per quello che è accaduto oggi. Sono segni straordinari della presenza di Dio".

"Ringrazio gli artificieri di Foggia e Lecce per il loro intervento e le autorità locali. Ma il ringraziamento più grande per lo scampato pericolo va alla Madre di Dio. Se sono io a raccontare questa storia è perché Lei ha protetto tutti noi" conclude don Cosimo. 

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