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Da "L'isola dei famosi" al suo romanzo: la storia dell'autore leccese Fabrizio Buscicchio

Il direttore creativo salentino, impegnato nel noto programma televisivo, ha alle spalle una carriera importante. Recentemente, è uscito il suo racconto noir intitolato "I-Dea"

Fabrizio Buscicchio (classe 1980) si trasferisce da Lecce a Roma per svolgere gli studi universitari. Sceglie la facoltà di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo presso la Sapienza. Tra i docenti del suo percorso c'è anche Maurizio Costanzo, con il quale sosterrà la tesi di laurea.

Sono i primi anni Duemila e da lì in poi, metterà in luce le proprie capacità: inizia proponendo un format televisivo, nell'ambito di una partnership che legherà Mediaset e l'università romana.

Il primo amore è proprio il piccolo schermo, che entrerà in sinergia con la sua vita privata: in occasione del servizio autoriale svolto nel programma Uomini e donne, condotto da Maria De Filippi, Fabrizio incontrerà la sua futura moglie. 

Prosegue curando eventi e sviluppando idee creative per spot e video musicali. Collabora con alcuni artisti del calibro di Achille Lauro, ed - inoltre - offre servizi nel campo pubblicitario per importanti aziende.

La sua peculiarità, del resto, risiede in un approccio olistico alla comunicazione, che va al di là del mero compito da svolgere.

Fabrizio Buscicchio su L'isola dei famosi

"L'isola dei famosi"

"Ho lavorato nelle ultime quattro edizioni de L'isola - afferma Buscicchio - il prossimo 12 aprile partirò nuovamente in direzione Honduras, per la nuova stagione del programma". 

"E' un impegno davvero importante, perché ti allontana da casa per alcuni mesi e ti fa vivere in una situazione completamente diversa rispetto alla quotidianità convenzionale: ci si ritrova catapultati in un mondo in cui i rumori cittadini non esistono, e l'illuminazione è quasi esclusivamente fornita dagli agenti presenti sull'isola. Ogni anno, però, i primi giorni lontano dagli affetti non sono semplici". 

Fabrizio Buscicchio e la collana del leader

"La trasmissione è una macchina gigantesca, un format unico in Italia ma anche all'estero - prosegue - Si tratta di un grande set che lavora per mezzo della  coordinazione tra i Caraibi e Milano. Nello stesso arcipelago c'è anche lo staff dell'edizione spagnola del programma: non possiamo, però, muoverci insieme o incontrarci tra di noi". 

"L'isola è un reality nel vero senso della parola: i naufraghi mangiano quello che è previsto dalle dinamiche del gioco, e noi autori non possiamo oltrepassare i contatti previsti. Può capitare, infatti, di entrare in conflitto con loro". 

"In estrema sintesi, a me spetta il compito di monitorare le dinamiche che si instaurano tra i concorrenti, e di aiutarli a sviluppare il racconto delle storie in modo fruibile - Conclude - E' opportuno specificare che siamo molto meticolosi affinché la nostra presenza sul posto non sia nociva per l'ecosistema del luogo che ci ospita".  

Copertina di I-Dea, il libro di Fabrizio Buscicchio

Il suo libro

A confermare la natura poliedrica di Fabrizio, la recente uscita del suo romanzo intitolato I-Dea. Il libro, presente in tutti gli store digitali e fisici, sarà presentato ufficialmente il prossimo 24 marzo a Roma presso True love shop. 

Si tratta di un racconto noir che parla del legame tra Dea ed il pittore Raul, ossessionati e logorati dal loro rapporto. E' un amore complicato, sofferente, forse mai curato. 

Dietro, però, è celata una vicenda avvolta da un turbine di mistero: la donna vuole davvero essere ricambiata dall'affetto dell'uomo, oppure il suo riavvicinamento nasconde qualcosa?

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