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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lascia il "posto fisso" per viaggiare intorno al mondo, poi apre un tour operator

E' la vicenda del leccese Stefano Cantarini, che - pur avendo un contratto a tempo indeterminato - ha deciso di licenziarsi per diventare travel blogger ed organizzare viaggi di gruppo. Attualmente è CEO di SiVola.it

LECCE - La storia di Stefano Cantarini non segue la solita traccia dell’improvviso “mollo tutto e mi metto a viaggiare”, piuttosto il suo è un percorso quasi unico, che in pochi riescono a compiere, maturato, cresciuto e voluto col tempo. E’ la storia di un ragazzo di Lecce - ormai più che trentenne - che prima ha lavorato sodo per afferrare un obiettivo, dopodiché ha raddoppiato la fatica, arrivando a fare due lavori, per poterne raggiungere un altro. Si è costruito da solo il suo “addio” alla vecchia vita e oggi gira il mondo, organizza viaggi di gruppo ed è diventato perfino amministratore di SiVola.it, l’originale tour operator fondato dai più importanti travel blogger italiani e che sta rivoluzionando il mondo dei viaggi.

Stefano Cantarini 5-2

Nato nel 1988 a Lecce, dove completa gli studi, si mette in testa di fare il musicista, chitarrista per la precisione. «C’era un piccolo problema - ci spiega ridendo - e cioè che l’Accademia che volevo frequentare a Milano aveva costi molto alti e i miei genitori, per spronarmi, mi dissero che se avessi trovato lavoro a Milano per mantenermi, mi avrebbero aiutato con i costi dell’accademia. Li ringrazio ancora per questo. Così, appena 19enne, vinco un borsa di studio a Roma, mi trasferisco lì e dopo due anni completo un corso di alta formazione in telecomunicazioni. Dopo vari colloqui e dopo aver rifiutato tante proposte di lavoro a Roma, trovo lavoro a Milano in una nota compagnia di telecomunicazioni, Sparkle. Ce l’avevo fatta. A questo punto potevo far sposare le due cose: lavorare e studiare chitarra: per otto ore al giorno mi occupavo dei portanti in fibra ottica internazionali e le restanti ore della mia giornata le passavo al Centro Professione Musica (CPM) a Milano. In pratica lavoravo al solo fine di poter poi fare un altro mestiere».

Stefano Cantarini 3-2

E da qui parte una seconda fase della sua vita, il viaggio inizia spuntare nei suoi pensieri. «Viaggiare mi è sempre piaciuto, d’altra parte anche la vita del musicista è tutta on the road, tuttavia non pensavo di arrivare all’evoluzione di oggi ed è successo quasi per caso. In Sparkle mi trovano benissimo, avevo un contratto a tempo indeterminato e alla sera potevo suonare nei locali milanesi. Poi l’azienda mi chiese di trasferirmi a Palermo per gestire un’emergenza, con la promessa di tornare dopo un anno a Milano. Qui, nel tempo libero, mi dedicavo a viaggiare da solo in ogni angolo della Sicilia e credo che sia stato il primo imprinting col mio attuale mestiere. Tornato a Milano prendo un mese di ferie accumulate e parto per le Hawaii, siamo nel 2014, e posso dire che in questo momento inizio a maturare la svolta. Trovavo bellissimo stare da solo e condividere le mie avventure sui social e una volta tornato decisi di dare una svolta alla mia vita. Ho conosciuto persone che mi hanno aperto davanti il mondo dei travel blogger, così lavorai ancora un anno prima di partire per Stati Uniti e Messico. Una volta tornato da questo secondo viaggio - prosegue Cantarini - alla Fiera del Turismo conobbi diverse persone, in particolare un tour operator mi propose di disegnare un itinerario per un viaggio di gruppo alla Hawaii e da quel momento il mio mondo è cambiato».

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Il resto è storia recente di questo ragazzo di Lecce che molla il lavoro sicuro per inseguire il proprio sogno. «Il mio obiettivo è cambiato col passare del tempo e delle conoscenze, ho provato a entrare in questo mondo dei viaggi facendomi apprezzare per le mie qualità. Ho girato alcuni video per le trasmissioni Kilimangiaro e Il Mondo Insieme, ho conosciuto il piacentino Claudio Pelizzeni - Triptherapy, che anche lui mollò un posto fisso in banca per fare il giro del mondo con la difficoltà di essere diabetico - e pian piano mi sono appassionato al montaggio video. Su Amazon Prime ci sono due documentari che ho girato, uno in Islanda per conoscere italiani che hanno deciso di vivere lì, e un altro in Sri Lanka dove siamo andati per donare uno Scuola Bus sempre con la trasmissione Kilimangiaro. Ho creato un corso di videomaking con smartphone fino ad arrivare alla svolta degli ultimi due anni. Con alcuni colleghi, ormai amici, abbiamo deciso di creare SiVola.it, l’idea di aprire un tour operator tutto nostro, con i nostri risparmi, fatto solo da travel blogger, mi ha affascinato a tal punto da licenziarmi, perché avevo compreso che potevo vivere di viaggi. Tutto questo poteva diventare il mio nuovo lavoro».
Partito con l’idea di lavorare per diventare un musicista, Stefano si ritrovato ad essere un giramondo che organizza viaggi di gruppo. «Diciamo che durante la mia vita mi sono arrivati diversi segnali e li ho colti tutti. Per me era arrivato il momento di cambiare radicalmente vita, obiettivi, orizzonti, aiutato dal fatto di avere solo 30 anni e non avere alcun tipo d’impegno».

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Ora è CEO di SiVola.it, con sede a Trani, e da giugno 2019 questa è diventata la sua occupazione. «Tra tutti i ragazzi che hanno fondato il tour operator ero senza dubbio quello più “piccolo” in termini di esperienza e numeri, però mi sono rimboccato le maniche facendomi apprezzare per quel che sapevo fare. In fondo questa è sempre stata la mia vita: non avevo una base di partenza o una famiglia che potesse finanziarmi, tant’è che in SiVola ho investito dieci anni di risparmi e ora sono davvero felice. Hawaii, i grandi parchi degli Stati Uniti, Islanda e Vietnam sono le destinazioni che non faccio mai mancare nelle mie proposte e i viaggi sono sempre sold out». L’unico rammarico, forse, è che non sapremo che tipo di musicista poteva diventare. Forse.
«Purtroppo questa passione ora non riesco a coltivarla - chiude Stefano - ma sono sicuro di riprenderla in mano un domani, trasporterò in musica le emozioni che provo tutte le volte che m’imbarco per un viaggio. Ho imparato che bisogna buttarsi, anche se non hai nessuno che ti aiuta devi investire sulle tue passioni e sulle tue qualità».

 
 

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