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Macchia nera “rumorosa” per squarciare il silenzio: flashmob contro la violenza

La manifestazione ha visto impegnati 160 studenti degli indirizzi Linguistico e scienze umane del liceo di Gallipoli che nel cortile della scuola hanno inscenato marcia e danze ritmate per lanciare un segnale contro ogni forma di sopruso nei confronti delle donne

GALLIPOLI - Una macchia nera fluttuante, maschere con il volto sfigurato, urla suadenti e tamburi e bastoni che dettano i tempi, cadenzanti, del riscatto e della volontà di squarciare ogni lembo di sopprimente silenzio. Per un’intera mattinata libri e zaini sono stati posati, gravosi, sui banchi di scuola.

E tutti in strada, nel cortile della scuola, pronti a marciare e danzare per dare un segnale forte per arginare, con l’arma della sensibilizzazione, l’onda furiosa e latente della violenza di genere. Non stiamo in silenzio: “Stop Violence”, è questo lo slogan dell’evento realizzato nella sede di via Torino del liceo “Quinto Ennio” di Gallipoli, indirizzi Linguistico e Scienze umane, dagli studenti che hanno organizzato un flashmob per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Circa 160 ragazzi vestiti di nero con una maschera dal volto sfigurato hanno eseguito una performance toccante e coinvolgente. I ragazzi, nel silenzio e nella più sentita compostezza, hanno marciato, urlato, danzato, suonato, cantato a ritmo di tamburo e bastoni, intervallati dalla lettura di alcuni testi e di testimonianze sulla delicata e attualissima tematica.

Un lavoro sinergico ed empatico che è stato organizzato e diretto dalle docenti Vincenza Suez (Filosofia e scienze umane) e Matilde De Razza (Educazione fisica), quest’ultima per la coreografia con i bastoni.

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“Abbiamo ragazzi eccezionali, sani, che hanno grandi valori e tanta voglia di mettersi in discussione davanti ad ogni tematica importante in cui loro credono e vogliono esprimersi, nel loro piccolo, al meglio per cercare di contribuire a migliorare la società e il mondo” commenta la professoressa Suez, “e quanto realizzato in occasione della giornata di sensibilizzazione contro la violenza alle donne e di genere è veramente toccante e di alto impatto scenografico ed emotivo”.

“Un grande ringraziamento va rivolto a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno lavorato tanto in questi giorni per rendere possibile tutto questo, nonostante gli innumerevoli compiti e verifiche scolastiche di questo periodo”.

Il flashmob degli studenti contro la violenza

Oltre a questo flashmob, in questi giorni gli stessi alunni del liceo gallipolino, diretto dal preside Antonio Errico, hanno allestito l'interno della scuola, con impegno e tanta creatività, per manifestare la loro rabbia contro la violenza sulle donne e ogni forma di violenza in generale.

Sempre la sede di via Torino, inoltre, accoglierà nei prossimi giorni, e per una settimana la “Panchina Rossa Metoxe”, a cura dell’omonima associazione di Sannicola, sempre come simbolo contro la violenza di genere. In tale periodo si tratterà il tema della violenza in tutte le sue forme in ogni classe privilegiando l’educazione affettiva ed emozionale.

All’iniziativa erano presenti il dirigente scolastico del liceo “Quinto Ennio” Antonio Errico, i docenti e il sindaco Stefano Minerva, che hanno fatto un breve intervento sull'importanza della giornata e un elogio all'impegno profuso dai ragazzi sul tema della violenza.

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