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"Storie di donne alla fine di una terra": le voci del Capo di Leuca si raccontano

E' uscito sul web il nuovo capitolo di un progetto coordinato dall'artista salentina Rachele Andreaoli. Si tratta di in un viaggio incentrato sulla multiculturalità, una narrazione fatta con parole e suoni dall’ensemble polifonico femminile Coro a Coro

LECCE -  "Marinae. Storie di donne alla fine di una terra" è il nuovo documentario disponibile - da poco - su you tube. Si tratta del secondo capitolo di un progetto nato con un primo video uscito circa un anno fa, in cui la cantautrice Rachele Andrioli ha raccolto le esperienze personali di due cantanti estere: la galiziana Ugia Pedreira e la bretone Elsa Corre.

Nell'ultimo episodio, l'artista salentina si dedica alle voci del Capo di Leuca: si tratta di un viaggio incentrato sulla multiculturalità, narrato con parole e suoni dall’ensemble polifonico femminile Coro a Coro. Vengono, così, proposte le storie di donne cantanti e delle loro radici, in quello speciale punto di ispirazione che è il Salento di finibus terrae. Coro a Coro canta brani di terre di confine attraverso la polifonia creativa che si genera in questi luoghi estremi, mettendo in scena un Salento inaspettato e urgente, vivo e attrattivo.

Il documentario è prodotto da FinisTerre nella programmazione Puglia Sounds Producers 2022. 

Chi è Rachele Andreoli

Cantautrice e polistrumentista, ha acquisito un ruolo importante nell’ambito delle nuove proposte  artistiche pugliesi testimoniato da una intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Vanta la partecipazione a prestigiosi festival, in solo e con varie formazioni musicali di world music, jazz e classica collaborando con importanti artisti internazionali quali Arto Lindsay, Piers Faccini, Baba Sissoko, Roopa Mahadevan. Nel suo lavoro di ricerca per uno sviluppo della voce secondo stilemi della tradizione utilizzando tecniche innovative, Rachele Andrioli parte dal repertorio popolare pugliese per fonderlo abilmente con altri mondi musicali. Nel live, accompagna la sua voce con tamburi a cornice, flauti armonici, scacciapensieri, strumenti a corde, facendo un uso sapiente dell’elettronica.

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