LECCE - Sul muro che delimita Parco Tafuro dal terrapieno della ferrovia è stato realizzato un mosaico di 20 metri quadrati con i volti di alcune donne simbolo di libertà e speranza: da Lady Diana alla velocista somala Yusuf Omar morta nel 2012 in un naufragio nel Mediterraneo, da Liliana Segre a Franca Viola, la prima ad aver opposto la sua dignità all'imperativo sociale del matrimonio riparatore.

E poi Daniela Carrasco, attivista per i diritti umani, scomparsa in Cile nel 2019 (con ogni probabilità suicida) ed Emily Davison, una delle suffragette, di coloro cioè che per prime a cavallo tra Otto e Novecento per il diritto di voto alle donne. E infine Clara Woods, una giovanissima pittrice nata a Firenze: a causa di una diagnosi di ictus perinatale la sua vita sembra destinata a essere simile a quella di un vegetale, ma in maniera sorprendente per tutti, anche per i medici, riesce compiere un percorso di recupero straordinario. Non legge, non scrive ma comprende tre lingua - l'italiano, il portoghese (lingua della madre), l'inglese (il padre è olandese-canadese) - e riesce attraverso la pittura a esprimere la sua personalità. Quando aveva 12 anni la sua prima mostra, a Firenze, poi una serie di esposizioni in giro per il mondo. Le sue opere sono vendute in tutto il mondo. 

I particolari del mosaico

Il mosaico è stato progettato e realizzato dall’Associazione culturale OpenArtLab ets, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato, Comune di Lecce e ArciLecce e sotto la supervisione dell’artista e docente Donatella Nicolardi. Collocato accanto al mosaico R-Esisto realizzato di recente da alcuni giovani migranti dell’Africa e del Medio Oriente, è stato inaugurato oggi alla presenza del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.