Lettera al Presidente della Repubblica per Nonna Peppina
Dopo essere stato tempestato dai media, venerdì scorso, su testate da parte di malviventi a piede libero, su una continua ed efferata violenza sulle donne, su una continua ed inarrestabile invasione del nostro paese da parte dell’intera Africa e da una nonna Peppina costretta a vivere in un container, con una piccola abitazione in legno a pochi passi in cui la burocrazia gli impediva di vivere, ho deciso di scrivere al presidente della Repubblica.
Sono molto contento che una soluzione salomonica sia stata trovata. Non è stata certamente la mia sola comunicazione al presidente Mattarella, ma sarà stato un coro unanime di lamentele che hanno smosso il sistema. Certamente la burocrazia ha comunque vinto perché sono state scritte 21 pagine per creare solo una temporanea situazione. Nel ringraziare il presidente o chiunque si sia impegnato per risolvere la situazione di Nonna Peppina, ci tenevo a pubblicare di seguito la lettera inviata, attraverso il “Segretariato della Repubblica Italiana” con il pensiero rivolto a tutto ciò che potrebbe essere meglio definito con il concorso di tutti noi e con minor Burocrazia.
Penso che tutti noi dovremmo evitare di trincerarci dietro ad una alzata di spalle con il presupposto che quasi tutto sia irrisolvibile, dobbiamo tutti democraticamente evidenziare i problemi e chiederne a gran voce la soluzione ad un sistema prossimo al collasso per le troppe norme, leggi, cavilli e decreti.
"Signor Presidente della Repubblica Italiana, Mi rivolgo a Lei che non è solo un’immagine di una figura politica creata per rappresentare una funzione dello Stato, ma perché è anche una caritatevole persona umana. La Nonna d’Italia, e per chi nel mondo ci osserva, in questi mesi è Nonna Peppina, che verrà lasciata morire in un container, perché molte leggi di questo Stato sono create per tutelare malviventi e non rappresentano più l’onore, l’umanità e la volontà del popolo onesto. Sta venendo meno il rispetto per l’umanità, in questo Stato, che Lei figura politica deve rappresentare. Signor Presidente, dimostri di essere una figura umana, dimostri a certe istituzioni di questo paese, che Lei rappresenta, che certe situazioni devono essere superate rapidamente, spesso il tempo è tiranno, già una volta ha affermato "non vi lasceremo soli", e soli sono stati lasciati. Signor Presidente, dia una sferzata a certi personaggi e imprima a certe leggi farsa un po’ di umanità cristiana, dimostri che a Lei stanno a cuore non solo i non residente ma anche chi ha vissuto sul suolo di questo Stato lasciandogli vivere gli ultimi giorni della propria vita in serenità. Signor Presidente, Lei può, lasci vivere Nonna Peppina in una casetta di Legno, nei pressi di dove è nata e vissuta per 95 anni, dopo la casetta che le istituzioni non le vogliono far abitare, potranno anche abbatterla, ma non faccia continuare questo scempio istituzionale. Nonna Peppina oggi è la nonna di tutti gli Italiani onesti. A Lei devoto per l’umanità che potrà rappresentare. Un semplice cittadino.”
Oggi abbiamo un malvivente in galera e la Nonna d’Italia in una decente temporanea abitazione.
Luigi