Redi Hasa con "My Nirvana": domenica 27 agosto a Lu Mbroia di Corigliano d'Otranto
CORIGLIANO D'OTRANTO - L’urlo di una generazione in struggenti melodie al violoncello, la musica grunge e la memoria della rivoluzione: dopo lunghi mesi impegnato nel tour con Ludovico Einaudi, Redi Hasa torna con il suo progetto solista, nel tour italiano che presenta il suo ultimo lavoro, “My Nirvana” (Ponderosa Music Records/Decca Records).
Il live tour è promosso da Ura Teatro con il sostegno di Puglia Sounds (programmazione Puglia Sounds tour Italia 2023). Dopo l’emozionante concerto speciale all’alba del 6 agosto a Castro, Redi Hasa torna sul palco per l’unica data pugliese del live tour estivo, in programma domenica 27 agosto alle 21.30 presso l’Associazione Art&Lab "Lu Mbroia" di Corigliano d’Otranto (Lecce).
Porte aperte alle 20.30 (inizio concerto ore 21.30). Info e prenotazione tavoli per la cena prima del concerto lumbroia@massimodonno.it - 3381200398, contributo associativo 7 euro.
A due anni di distanza dal suo esordio solista, “The Stolen Cello” (Ponderosa Music & Art/Decca Records), in “My Nirvana”Redi Hasa racconta un pezzo della propria storia e di quella della sua generazione: l’incontro dei giovani albanesi con la musica rock e grunge negli anni Novanta, dopo la caduta di un regime che per mezzo secolo aveva messo al bando la distribuzione di tutta la musica occidentale.
Era un periodo pieno di contraddizioni: solo pochi anni dopo la fine della dittatura, nel '97 sarebbe scoppiata la guerra civile che avrebbe portato Redi Hasa a lasciare il suo Paese per giungere in Italia, in Puglia. “My Nirvana”, con nove tracce che rielaborano i pezzi più significativi della band guidata da Kurt Cobain, è il tributo personale e unico, per violoncello solo, all’influsso che i Nirvana con il loro urlo radicale e sincero hanno avuto sui giovani albanesi, all’alba di una rivoluzione non solo esistenziale – ciò che questa musica ha significato per tutti i ragazzi del mondo – ma anche sociale e culturale.
Nella versione live Hasa piega il violoncello a radicali distorsioni e sperimentazioni elettroniche, accompagnato dalla maestria di Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), aprendosi ad emozionanti momenti di improvvisazione. «Ricordo un tempo passato, un tempo con la brezza del cambiamento addosso e con tanta voglia di spaccare i muri dei pregiudizi – scrive Redi Hasa - capelli lunghi, camicie a quadri, jeans strappati e arrabbiati. Nirvana nelle orecchie, spinte, disordine, urla di libertà. Qualcosa sta cambiando, qualcosa sta succedendo. Non sappiamo cos’è.
Suoniamo per noi, nessun concerto in vista, solo un appuntamento sacro con la musica. La scaletta incisa sul cemento armato con un chiodo. Scritte sui muri. Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden, U2. Tutto accade in quel momento, il cambiamento inizia a prendere possesso di noi. Kurt Cobain si ribella, vomita contro una società falsa, racconta i disagi che abbiamo dentro ognuno di noi. Ascolto Nirvana chiuso nella mia stanza a volume insostenibile per spingermi in profondità della mia anima e farla uscire fuori. Torno alle prove. Pioggia a Tirana, strade deserte, alberi bagnati odore di legna e erba mischiata a nafta. Mi avvicino sempre di più alla strada della nostra tana.
Cinquanta minuti a piedi da casa mia con il basso in mano senza custodia. Pensieri, e la voce di Kurt nelle orecchie. Attacco il jack». La biografia di Redi Hasa e i suoi anni a Tirana sono al centro del documentario “Parlate a bassa voce” di Esmeralda Calabria, presentato a Torino Film Festival 2022. Nel film, che ripercorre la storia recente dell’Albania, Hasa firma anche la colonna sonora originale. Redi Hasa Nato a Tirana nel ‘77, giunge in Puglia nel ‘98 dove contribuisce a portare i ritmi della musica balcanica.
Nel 2012 alla Notte della Taranta incontra Ludovico Einaudi, che lo include nella sua ensemble e con il quale calca i palchi di tutto il mondo. Tra le sue collaborazioni anche Robert Plant (Led Zeppelin), Arto Linsday, Blonde Redhead. Il suo primo album solista è “The stolen cello” (Decca Records/ Ponderosa Music & Art 2020), dedicato alle sue origini. “My Nirvana” (Decca/ Ponderosa 2022), il suo secondo album, è un personale tributo al gruppo grunge più famoso di sempre.