“Vivere e sorridere. La mia sindrome di Wolfram” di Matteo Perrone
Giovedì 19 Gennaio 2023 alle ore 17.30, l’Istituto Comprensivo Statale “Geremia Re” di Leverano, presso l’atrio della Scuola dell’Infanzia di via Turati, ospita Matteo Perrone, per la presentazione del libro intitolato “Vivere e sorridere. La mia sindrome di Wolfram”, edito da Case Editrice Salentina. E’ un racconto della dottoressa Martina D'Agostino, che con grande sensibilità e professionalità, traccia le linee della vita di Matteo, in un girotondo costante tra presente e passato, che genera emozioni che non lasciano spazio ad interpretazioni e che bene rappresentano ciò che Matteo vive quotidianamente o ha vissuto in passato. Leggere il libro permetterà di conoscere meglio una malattia rara, la sindrome di Wolfram, ma soprattutto contribuirà alla ricerca scientifica perché proprio ad essa verrà donato parte del ricavato della vendita. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Comune di Leverano e Biblioteca di Comunità Piazza Coperta - Leverano Centrale e sarà allietata dalle incursioni musicali di Isabel Frisenda. Introduce la serata Federica Carpentieri, bibliotecaria LiberMedia; dialoga con l'autore Matteo Perrone e con la dr.ssa Martina D'Agostino, il Dirigente Scolastico Antonella Cazzato. “La presentazione del libro sarà una valida occasione di riflessione, soprattutto per le studentesse e gli studenti della Scuola Secondaria di I° grado – dichiara il Dirigente Scolastico Antonella Cazzato - La scuola rappresenta il luogo privilegiato per promuovere itinerari e attività progettuali atti a destare curiosità e amore per la lettura, per farne emergere il bisogno ed il piacere, suscitando così emozioni, rafforzando le esperienze affettivo-relazionali e sociali. Attraverso la riflessione su tematiche come quella che il libro di Matteo Perrone affronta, si ha l'occasione di costruire un ambiente di apprendimento sereno ed inclusivo, in cui la diversità o la patologia siano sempre intese come opportunità e valore aggiunto, come risorsa e non come limite”.