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"Soliti ignoti - Il ritorno": il parente misterioso è un leccese

Antonio ed Edoardo, padre e figlio, hanno partecipato al programma andato in onda il 21 febbraio su RaiUno

LECCE - Dopo la puntata andata in onda ieri (21 febbraio), questa sera altri due leccesi hanno partecipato alla popolarissima trasmissione televisiva "Soliti ignoti - Il ritorno" condotta da Amadeus. 

"Sono Edoardo, ho 30 anni e vengo da Lecce" esordisce il primo. Quest'ultimo - successivamente - si è presentato in modo simpatico al cospetto del pubblico: "Una volta ho preso tre aerei per fare 150 km - racconta - partivo da Lecce per andare a Corfù. Ho fatto scalo a Roma per finire ad Atene, prima di giungere a destinazione. Al ritorno ho fatto la stessa cosa". 

"Una volta, invece, mi sono vestito da pescatore zombie - a questo punto si sono sentite le risate del pubblico presente in studio - Era Halloween e ho dato sfogo alla mia passione per la pesca". 

I concorrenti della puntata - Diego e Paolo da Reggio Calabria - sono riusciti ad indovinare la sua attività lavorativa: produttore di capsule di caffè compostabili. 

Quando è arrivato il turno del "parente misterioso", si è presentato il signor Antonio di 66 anni, padre di Edoardo. I due calabresi, però, hanno mancato la combinazione vincente, non associando il grado di parentela tra i due partecipanti salentini.

Antonio ed Edoardo Quarta gestiscono una nota azienda familiare impegnata nella torrefazione. "Realizzano capsule compostabili con l'ausilio di fibre vegetali - specifica Amadeus - Queste ultime, dopo essere state utilizzate per la preparazione del caffè, possono essere smaltite nei rifiuti organici". 

La scelta finale (sbagliata) del parente misterioso. Al centro, il signor Antonio

Il programma

Per chi non ha mai visto la trasmissione, il gioco è basato sul format americano Identity in onda su Nbc. Esso prevede la presenza di un concorrente e di un gruppo di personaggi misteriosi, meglio detti ignoti (dieci nelle prime due edizioni, nove nella terza e quarta, otto dalla quinta).

Lo scopo del concorrente è di abbinare ciascun ignoto alla propria identità, professionale o di fama. Tali identità possono consistere nelle tipologie più svariate, per esempio: "ha lavorato in ferrovia", "colleziona francobolli", "ha cantato al Festival di Sanremo", "sosia di...", "campione di calcio", e così via.

Ogni ignoto è munito di un documento cartaceo, sigillato (un facsimile della carta d'identità nelle prime cinque edizioni, del passaporto dalla sesta), contenente il rispettivo valore in denaro.

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