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I "segreti" della chiesa di Sant'Anna e dei locali annessi: l'anteprima

Con qualche ora di anticipo sull'inaugurazione, LeccePrima conduce i lettori alla scoperta dei luoghi recuperati nel complesso dell'ex conservatorio

LECCE – Nel giorno della riapertura della chiesa di Sant’Anna, a LeccePrima è stato consentito di scoprire in anteprima le bellezze recuperate dopo due anni di lavori, principalmente di consolidamento statico e per il miglioramento della fruizione dei luoghi.

Con una guida d’eccezione, l’architetto Giuseppe Fiorillo che è stato il direttore dei lavori, abbiamo visitato i locali annessi alla chiesa oggetti di più significativi interventi di recupero, fino ad arrivare sulla terrazza caratterizzata dalla presenza di una colombaia e dal campanile. L'intero complesso, che comprende il conservatorio, fu costruito, per volontà di Bernardino Verardi, sul finire del XVII secolo, con un intervento successivo del Manieri, nel 1764. Era destinato a donne di nobile famiglia che "sceglievano" di condurre una vita estremamente riservata, rifiutando contatti diretti con l'esterno: in una teca sono esposte le riproduzioni dell'atto di fondazione, di alcune richieste di ammissioni, della contabilità e del provvedimento con cui, proprio per la carenza di risorse, si impedivano ulteriori ammissioni. 

All’inizio del restauro alcune parti di questo complesso erano in condizioni di estremo degrado: Il soffitto di alcuni locali era completamente crollato e l’acqua piovana si infiltrava ovunque. Tra le “chicche” di questo intervento, il recupero di un passaggio, sino ad ora impraticabile, per accedere ai vani retrostanti la  chiesa e ai  matronei  costituiti da stretti corridoi, dai quali le claustrali potevano assistere, dietro alle grate, alle funzioni religiose senza essere praticamente viste.

Il video con intervista a Giuseppe Fiorillo

La chiesa, così come l’annesso conservatorio, fa parte del patrimonio comunale. I lavori sono stati finanziati dalla Regione Puglia con un milione di euro. Alle 19 è prevista la cerimonia con una benedizione da parte del vescovo, monsignor Michele Seccia, alla quale seguirà il concerto di Natale organizzato dal “Conservatorio Tito Schipa” con i tradizionali canti di Natale (arrangiati da Francesco Muolo), ma anche, nella seconda parte con brani del repertorio americano del XX secolo, arrangiati da Daniele Vitali e cantati da Cinzia Eramo. Lo stesso concerto sarà replicato il 27.

“Connettere i luoghi e renderli fruibili – ha dichiarato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Alessandro Delli Noci - Sono questi gli obiettivi principali di questo importante intervento di restauro e valorizzazione della Chiesa di Sant’Anna e degli ambienti di pertinenza. Un lavoro durato due anni che oggi ci consente di aprire le porte a tutti coloro che vorranno visitarlo come già è possibile fare con il Conservatorio di Sant’Anna restaurato di recente. Recuperare, valorizzare e rendere fruibili le nostre ricchezze storico artistiche è un obiettivo da perseguire affinché la città si apra ai suoi cittadini e affinché diventi una città attrattiva per i visitatori. Voglio ringraziare il Conservatorio Tito Schipa per io concerto di Natale che replicherà il 27 dicembre per la grande disponibilità e per l’occasione offerta alla cittadinanza. Siamo già al lavoro per definire il nuovo progetto di gestione e valorizzazione degli spazi”.

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