Tricase, Emma Marrone torna nel reparto in cui accompagnava il padre per le cure
In alcune stories su instagram, la nota cantante ha raccontato brevemente la sua recente esperienza presso l'istituto ospedaliero salentino
Non è facile per una figlia pensare alla malattia del proprio genitore. E' una sofferenza fortissima, poiché quel male incurabile ha portato via - troppo presto - la persona più cara che si possa avere
Ma la grandezza di un personaggio noto sta anche nell'andare oltre la propria esperienza personale, e nel rendersi conto di quanto il mondo sia duro. E lei, Emma Marrone, ha capito che anche solo con la sua presenza, è in grado di donare un attimo di spensieratezza a chi sta combattendo una difficilissima guerra interiore.
Così, l'artista salentina si è recata presso il reparto di Ematologia dell'ospedale di Tricase, lo stesso che ospitava il padre Rosario durante le cure. La cantante condiviso l'esperienza sui social, in alcune instagrams stories.
"Non è stato semplice tornare nel reparto dove accompagnavo papà per le cure. - Scrive - Però è stato bellissimo donare un sorriso e conforto a chi sta lottando con tanta forza. - Prosegue, poi, rivolgendosi alle persone che lavorano in ospedale - Grazie per tutto il bene che fate. Grazie ai medici e agli infermieri del reparto di ematologia di Tricase per l'amore che donano ad ogni peziente" conclude.
La scomparsa del padre
L'evento aveva scaturito una presa di posizione dura di Emma nei confronti degli haters, che - a detta sua - avrebbero calunniato la figura del padre. La scomparsa di quest'ultimo - infatti - era stata erroneamente associata alla mancata assunzione dei vacini prottettivi contro covid 19.
"Illazioni fantasione e ignoranti" aveva commentato la cantante - Avrei voluto anche commentare tutti quei soggetti che stanno speculando sul buon nome di mio padre, tirando su le solite illazioni fantasiose e ignoranti sui vaccini. Ecco, credo che a voi ci abbia pensato abbondantemente la vita".
"Mio padre, da ottobre scorso, stava combattendo contro la leucemia. Non smetterò mai di ringraziare il dottor Enzo Pavone e dutta l'equipe di medici ed infermieri dell'ospedale di Tricase, del reparto di ematologia, perché ci hanno seguito ed aiutato in un momento così difficile.