Turisti “speciali” a Baia Verde. La schiusa delle uova di Caretta caretta
Il nido di tartarughe marine avvistato da alcuni bagnanti questa mattina è stato monitorato e protetto da polizia locale, capitaneria e Legambiente
GALLIPOLI - Presenze turistiche speciali quelle avvistate da questa mattinata tra le dune e il tratto sabbioso del litorale sud gallipolino tra il Lido San Giovanni e la prima entrata della Baia Verde. È infatti iniziata da poco la fase della schiusa delle uova di tartaruga della Caretta Caretta depositate tra i meandri della costa. Le uova, solitamente da 50 a 100 per nido, si schiuderanno nell'arco di una quindicina di giorni e le piccole tartarughe raggiungeranno il mare in gruppi di numero variabile durante le ore notturne. Il nido è in una posizione particolare, a circa 12 metri di distanza dal fronte mare in posizione sopraelevata e in un piccolo deposito sabbioso tra alcuni gli scogli.
La nidificazione della tartaruga marina sulla spiaggia gallipolina sono da sempre sinonimo di sostenibilità del territorio: solo mare e spiaggia pulita possono permettere un evento di questo tipo. E a Gallipoli dopo alcuni anni, così come accaduto recentemente a Torre Lapillo, si è ripetuta la suggestiva circostanza. Sul posto dopo la segnalazione mattutina di alcuni bagnanti gallipolini sono intervenuti una delegazione di Legambiente, guidata dal coordinatore Maurizio Manna, gli agenti della polizia locale e della capitaneria di porto che hanno avviato la fase di monitoraggio e protezione della zona, appositamente recintata, e del nido in attesa della nascita dei piccoli esemplari di Caretta Carretta. La direzione tecnica ed i monitoraggi sono garantiti dal Centro recupero tartarughe marine di Calimera e Torre Guaceto in collaborazione con il circolo di Legambiente di Gallipoli. Anche il sindaco Stefano Minerva e l’assessore Paola Scialpi hanno raggiunto il litorale per verificare la situazione.
“Sono estremamente contenta per questo evento che sta avvenendo sulle nostre coste” commenta l’assessore Scialpi, “la zona è già delimitata e sorvegliata sia da Legambiente che dal nostro corpo di polizia municipale e dalla protezione civile. Invito tutti i cittadini e i curiosi a rispettare quanto sta accadendo e a permettere che tutto avvenga secondo natura”. L’invito reiterato da parte degli amministratori infatti è quello di seguire l’evento naturale con estrema cautela e senza eccessi dettati dalla curiosità. Il nido, ormai in fase di schiusa, è stato scoperto casualmente da alcuni bagnanti verso le 9 di stamattina come ha confermato il presidente di Legambiente, Maurizio Manna. “Le uova sono state presumibilmente deposte tra la fine di giugno e l’inizio di luglio” spiega Manna, “il nido potrebbe essere uno di quelli deposti in zona dalla stessa madre, e conferma la costa gallpolina come area di deposizione della Caretta Caretta, specie protetta dalle convenzioni internazionali e dalle norme europee per la tutela della biodiversità”.