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Capitale europea della cultura 2019

Lecce capitale della cultura. La Regione Puglia stanzia 2,7 milioni di euro

Delibera della giunta regionale su proposta di Silvia Godelli e Angela Barbanente: due milioni subito disponibili con i fondi Poin, il resto attraverso Pugliapromozione, Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Sounds, Apulia Film Commission

LECCE – Due milioni di euro entro pochi giorni. Altri 750mila attraverso la programmazione di Pugliapromozione, Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Sounds, Apulia Film Commission. Così è stato stabilito nella seduta odierna della giunta regionale che ha approvato su proposta degli assessori Silvia Godelli e Angela Barbanente, la delibera per l’adesione al comitato per la candidatura di Lecce a capitale europea della cultura per il 2019.

E’ il passo fondamentale per la creazione di un fronte unitario e assortito a tutti i livelli che possa consentire al capoluogo salentino di affrontare l’anno decisivo che porterà poi la commissione selezionatrice, a fine 2014, a compiere la scelta definitiva. Oltre a Lecce sono in corsa Perugia-Assisi, Cagliari, Matera, Ravenna e Siena.

Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, aveva più volte richiesto la spinta della Regione, già quando anche Taranto (con Bari) aveva avanzato la sua candidatura. Ma il governo pugliese aveva deciso di non parteggiare per nessuna delle sue due città, assicurando l’impegno politico e finanziario per la seconda fase a quella che con le proprie mani si sarebbe fatta strada. E Lecce ce l’ha fatta.

“Siamo dunque oggi in grado di affermare – è scritto nel comunicato ufficiale della giunta - che la Regione ha creato tutte le condizioni, istituzionali finanziarie e operative, utili a mettere Lecce in posizione di vantaggio nella competizione per la candidatura e ad assicurare al Salento e alla Puglia uno straordinario ritorno di immagine e di riconoscimento internazionale”.

I due milioni di euro, dai fondi Poin, saranno disponibili con una semplice firma di certificazione del segretario generale del ministero dei Beni culturali, diretto da Massimo Bray che di Lecce è originario. Oltre a questi finanziamenti, la candidatura potrà in futuro avvalersi anche dei fondi Pac di cui ha parlato di recente lo stesso ministro e che dovrebbero rientrare nelle attività intergrate di Pugliapromozione, Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Sounds e Apulia Film Commission.

Il primo commento alla determinazione del governo pugliese arriva da Salvatore Capone, deputato del Partito democratico: “La candidatura di Lecce a Capitale europea della cultura deve poter camminare su gambe solide, con il convinto sostegno di tutti: istituzioni, imprese della cultura, mondo dell’economia, cittadinanza, territori. Solo così, peraltro, potrà essere la scommessa di un intero territorio che disegna, finalmente a partire dalla cultura e dalle sue ricchezze ambientali, il proprio futuro. E questa è una sfida che vale per Lecce e il Salento, come per Bari o Taranto o Foggia”.

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