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Capitale europea della cultura 2019

Lecce2019, Mauro Marino del Fondo Verri è il portavoce della società civile

Il Forum dei sostenitori di Lecce2019 ha un nuovo rappresentante: oltre al Comune di Sternatia eletto a fine luglio per gli enti locali, c’è ora anche Mauro Marino, in qualità di portavoce per i soggetti privati. "E ora adeguare il presente dei beni culturali della città alla sfida europea"

LECCE - Il Forum dei sostenitori di Lecce2019 ha un nuovo rappresentante: oltre al Comune di Sternatia eletto a fine luglio per gli enti locali, c’è ora anche Mauro Marino, dell’associazione culturale “Fondo Verri”, in qualità di portavoce per i soggetti privati. La società civile ha dunque un ambasciatore all’interno del Comitato Promotore di Lecce2019 con potere decisionale in linea con i principi di “Democratopia”.

Le votazioni si sono tenute mercoledì 6 agosto presso l’ex Convento dei Teatini a Lecce. Gli altri candidati erano Franco Ciardo del centro studi “Raffaele Protopapa”; Maurizio Botrugno di Confartigianato imprese Lecce, e Cesare Liaci per CoolClub. Tutti quanti, prima di procedere al voto, hanno esposto al Forum le motivazioni che li hanno spini a rappresentare i soggetti privati all’interno.

Dopo una prima votazione segreta, da cui è emerso un ex equo per Coolclub e Fondo Verri, è seguito il ritiro della candidatura da parte di Liaci, che, generosamente rispetto a un realtà come quella del Fondo, che ha dato voce e casa a variegate esperienze sul territorio, ha invitato tutti coloro che si erano espressi a favore della sua cooperativa a dare la preferenza per Mauro Marino. 

La sessione si è conclusa all’unanimità con votazione per alzata di mano a favore del Fondo Verri e Marino ha così commentato: “Questa candidatura rappresenta un’opportunità enorme non solo per l’occasione in sé, ma anche per l’effettiva creazione di una rete di associazioni, mai realizzata in passato. Insieme a Lecce2019 tutto questo sta accadendo: grazie alle occasioni d’incontro che sta creando tra gli operatori culturali, le nostre conoscenze diventano ogni giorno più forti e preziose. Adesso è importante lavorare in maniera costante, non sporadica, per mettere a frutto questo potenziale”.

“La costituzione di un forum che unisse le associazioni- dice oggi Marino -, gli enti pubblici, privati e i singoli cittadini è stato un passo molte volte tentato in passato e molte volte fallito. La differenza di oggi sta nel poter concorrere ad un progetto che si auspica pienamente partecipativo e per questo di vero cambiamento. Lecce ha necessità di poter maturare una responsabilità collettiva ancora fragile, per molti versi ancora non espressa nei confronti della città”.

“Ciò che colpisce molti – aggiunge - è che in questo periodo di discussioni sui temi della candidatura poco si è fatto per adeguare il presente dei beni culturali della città alla sfida europea; ecco che allora l'esercizio critico e propositivo che deve interessare il forum deve divenire una leva vigile e presente nel processo di cambiamento e di crescita per l'intera comunità”.

“Ad oggi sono 98 gli enti pubblici e privati che hanno aderito al Forum dei sostenitori. Un numero piccolo che è necessario far crescere, un numero che certo non rappresenta le tante persone che in questo periodo di lavoro di Lecce2019 si sono affezionate all'idea che Lecce possa divenire una Capitale Europea un processo avviato che profondamente deve segnare la città al di là della sua designazione. Nel Bid Book – conclude Marino - c'è un’ipotesi di futuro da coltivare e far crescere a garanzia di una prospettiva capace di tutelare la particolarità di una terra, la nostra, da sempre aperta al mondo”.

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