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Il favoloso mondo delle fattorie didattiche

Nella città pugliese sono ancora solo quattro le imprese agricole che rispondo ai criteri per essere qualificate come tali. Ma la regione è la quinta per il maggior numero di aziende attive

Creano contatti fra mondo urbano e quello rurale, l’agricoltore ne è il protagonista come esperto narratore di esperienze, cultura della terra. Sono le fattorie didattiche, luogo di incontro tra studenti e agricoltori, le masserie che a  Lecce rispondono ai requisiti per essere classificate come educative e promotrici di una filosofia precisa, quella didattica appunto, sono ancora solo quattro. Ma offrono alle scuole la possibilità di approfondire la conoscenza delle tradizioni contadine attraverso laboratori nei campi, corsi di educazione ambientale, passeggiate e giochi all'aria aperta. Con la guida di operatori qualificati gli ospiti si cimentano in attività rurali e in antichi mestieri.

Invece in Puglia il numero di aziende agricole e agrituristiche coinvolte nel progetto delle fattorie e masserie didattiche è decisamente aumentato. Molte di queste particolari imprese si dedicano alla coltivazione di graminacee, grano, orzo e avena; ospitano orti e olivi, alberi di frutta, peschi, albicocchi, susini, peri, meli, mandorli, noci. Sono la meta ideale per immergersi in un agrumeto e conoscere le piante di frutti come i giuggioli, corbezzoli, mele cotogne, melagrane. La trasformazione in fattoria e masseria didattica concede la possibilità di riqualificare le attività agricole in una fonte di reddito complementare e strumento di marketing a basso costo. Alcune fattorie didattiche riservano l'ingresso alle sole scolaresche, altre aprono anche a gruppi extra-scolastici e offrono servizi di pernottamento e ristorazione.

Ma cosa sono le fattorie didattiche? Aziende agricole che accolgono scuole, famiglie, gruppi di adulti per una comunicazione diretta fra agricoltore e cittadino, a cominciare dalle giovani generazioni. Le fattorie didattiche aprono le porte alla scuola e ai visitatori in un'ottica di multifunzionalità, di rapporto continuativo con il consumatore, di coinvolgimento attivo, per creare un collegamento tra città e campagna, far conoscere l'ambiente agricolo, l'origine dei prodotti alimentari, la vita degli animali. Una maniera per i giovani di scoprire l'importanza di un mestiere spesso sottovalutato.
 

La fattoria come mezzo educativo è così interessante perché offre legami con la dimensione sociale economica tecnica politica e culturale dell'ambiente. Una proposta che integra metodi culturali locali con sistemi innovativi di didattica della scuola stessa. Una buona educazione al territorio infatti è estremamente importante e deve partire dalla realtà locale, dal territorio in cui l'istituto scolastico è insediato. Le visite in fattoria, preparate adeguatamente dagli insegnanti e inserite e ragionate nel piano dell'offerta formativa (POF), sono preziose occasioni di apprendimento e crescita che la scuola valorizza autonomamente. La fattoria è un luogo di pedagogia attiva, dove si comprende il legame fra l'origine dei prodotti agricoli e la loro finalità: la nostra nutrizione. Un luogo di incontro, di conoscenza reciproca, di scambi di esperienze tra agricoltori, ragazzi, insegnanti, adulti.

Ogni azienda agricola è diversa è uguale allo stesso tempo: testimonia le risorse e la varietà dell'agricoltura pugliese, dai suoi prodotti, ai suoi paesaggi; ma è anche, strumento tramite il quale conoscere più da vicino il lavoro di tutti gli agricoltori e il ruolo speciale di ognuno di essi: differente il sapere della cultura rurale, la passione e l'amore per la terra.

Gli imprenditori agricoli e le loro famiglie offrono un valore aggiunto: opportunità per scrutare e apprendere la realtà dinamica dell’azienda agricola e dell’ambiente rurale. Tra le attività didattiche più praticate in fattoria dai bambini: vendemmia, raccolta delle olive, produzione di pane e salumi. Un modo divertente per approcciarsi al mondo agricolo. L’obiettivo è avvicinare i più giovani, ma non solo, alla natura diffondendo allo stesso tempo la conoscenza delle attività svolte all’interno della fattoria stessa, coinvolgendo gli ospiti nella realizzazione di un prodotto tipico o in altre attività agricole, come la raccolta di frutta o verdura. 

Secondo il censimento realizzato da Alimos - società senza fini di lucro sorta nel 1967 per favorire processi d'innovazione nel settore ortofrutticolo, sostenere la tutela dell'ambiente e del territorio (agro-biodiversità) e contribuire al mantenimento della salute dei consumatori -  nel 2010 in Italia erano attive oltre 1.936 fattorie didattiche, la maggior parte delle quali in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Puglia. E Foggia detiene il primato in regione con le sue dieci aziende conformi agli standard necessari per essere qualificata come fattoria didattica.

In generale le aziende che rientrano nei criteri garantiscono il rispetto di requisiti essenziali al fine di permettere la buona riuscita delle visite, stabiliti nella Carta della Qualità regionale, ma i più importanti sono:

  • Metodo di produzione ecocompatibile (agricoltura biologica o integrata).
  • Disponibilità di un luogo di accoglienza coperto per la realizzazione delle attività didattiche in caso di maltempo.
  • La fattoria è pulita, accogliente e attrezzata per ricevere il pubblico. Gli ospiti devono comunque considerare che si trovano in un luogo di lavoro e quindi devono rispettare eventuali limitazioni d'accesso o segnalazioni di pericolo comunicate dall'agricoltore.
  • L'azienda ha un'assicurazione di responsabilità civile che include i rischi di intossicazione alimentare.

Qui tutte le fattorie della provincia di Lecce

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