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Grotta dei Cervi, tutela e conoscenza del sito via "App"

E' uno dei siti più preistorici più importanti del Salento e non solo, tra bisogno di tutela e mancata valorizzazione si tenta di farla conoscere ovunque grazie al 3D e alle applicazioni per smartphone

Il Salento è una delle mete turistiche più importanti di tutta la penisola. Mare che nulla ha da invidiare a quelli caraibici, oltre a paesi e scorci tipici dell’Italia meridionale. Tra i vari gioielli che questo fantastico territorio conserva vi è la Grotta dei Cervi nel territorio di Porto Badisco, nel comune di Otranto. Scoperta ormai 43 anni orsono, il complesso preistorico è incredibilmente ancora sconosciuto ai turisti e alle masse in generale. Questo sito unico per il suo valore storico e culturale, oltre che naturalistico paga scelte politiche che fino ad ora non hanno giovato né al sito né alla comunità del posto.

L’associazione SpeleoTrekkingSalento ha molto a cuore questo e tanti altri siti salentini e negli anni ha presentato diversi progetti che conciliano la tutela dei posti con la diffusione alle masse della loro bellezza. È ormai dal 1998 che lo speleologo Riccardo Rella si batte affinché si riesca a trovare il giusto equilibrio tra rispetto del luogo e diffusione delle sue bellezze. In quell’anno fu presentato un progetto per la fruizione alla Grotta attraverso la Realtà Virtuale 3D , funzionante  e mobile.  Il Coordinamento SIBA dell’Università del Salento iniziò la realizzazione del sistema addirittura nel 2003, mentre nel frattempo nella Grotta si sono avuti ripetuti interventi con ripercussioni importanti sul delicatissimo microclima e paleosuolo. Ovviamente gli sviluppi tecnologici dell’ultimo decennio permetterebbero di andare ben oltre i progetti ideati a partire dal 1998, attraverso anche l’uso di applicazioni per smartphone, grazie ai quali la diffusione e conoscenza dei siti salentini, tra cui la Grotta dei Cervi avrebbe una viralizzazione notevolmente maggiore.

L’idea dei presentatori del progetto è quella di creare con “app” dei percorsi pluritematici delle bellezze del Salento, così da stimolare curiosità e stupore in chi attraverso l’uso di internet potrà conoscere dell’esistenza del sito di Badisco. Insomma l’appello che si alza dagli amanti di questi luoghi unici è quello che si valorizzino realmente le ricchezze che contiene, dalle masserie fortificate alle cripte bizantine, dalle peculiarità paesaggistiche e gastronomiche al patrimonio artistico inimitabile di queste terre.  La valorizzazione e conoscenza della Grotta dei Cervi, la si deve in primis ai suoi scopritori Severino Albertini, Isidoro Mattioli, Remo Mazzotta, Enzo Evangelisti e Daniele Rizzo , ma anche a tutta questa terra ricca di vento, sole, mare e di siti storico culturali che farebbero invidia al resto del mondo.

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