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"Basta critiche: la notte bianca non è del Comune"

Mauro Arnesano, di A&C Group, che ha organizzato l'evento, scrive una lettera in difesa degli intenti della manifestazione. Noi l'abbiamo pubblicata integralmente

di Mauro Arnesano

Apprendo con stupore dai giornali di oggi che La Notte Bianca tenutasi a Lecce lo scorso 14 aprile è un evento organizzato dal Comune di Lecce.

Ora, pur volendo comprendere che in pieno periodo elettorale ogni occasione è buona per scatenare polemiche contro gli avversari, essendo io estraneo a tale tipo di problematiche vorrei almeno che mi fosse consentito di godere dei risultati - positivi e negativi - di questa Notte Bianca, interamente ideata, organizzata, realizzata da A&C Group.

Il supporto del Comune di Lecce, che pure è stato fondamentale, ha riguardato la collaborazione degli uffici, la fornitura di alcuni palchi ed alcune transenne, l'esonero dal pagamento della Tosap. Sfido qualunque istituzione pubblica a negare un contributo del genere per tali manifestazioni.

Questo è stato il contributo economico del Comune di Lecce, che adesso sembra essere l'organizzatore della Notte Bianca. Un evento unico. Un fenomeno, più che una manifestazione, tanto da essere balzata all'onore delle cronache nazionali. Una "prima Edizione" credo senza confronti con altre di qualsivoglia natura, Notte della Taranta compresa - che pure ha alle spalle anni di rodaggio, fiumi di contributi e innumerevoli persone che vi lavorano attorno. Per noi, si è trattato di un evento reso possibile dai tantissimi volontari e sponsor: Italgest, Radionorba, Punto a Sud Est , Id&a, Le Theatre Invisibile, l'Istituto Costa di Lecce con gli Infoboyz, Repubblica Salentina, e ancora CTS, Aligros, Coin, Links, Codra, Re.Ma.Ri, Cam, e tanti altri che è impossibile nominare.

Solo ai faziosi ed ai critici a tempo pieno la cosa poteva sfuggire, comprendendo tra questi quei (pochissimi) giornalisti non-professionisti che hanno preferito bucare una notizia del genere per soddisfare il padròn. Pardòn, patron. Cosa dire poi di chi ha sostenuto che La Notte Bianca - format internazionale, che vede addirittura un protocollo di intesa tra 5 capitali europee - è di sinistra? Temo ed evito le facili schematizzazioni. La cultura, l'arte, l'anima in genere non possono essere mai né solo di destra né solo di sinistra.

Detto ciò, passiamo ai fatti, come direbbe un noto comico-politico di Zelig. Accettiamo tutte le critiche, ma fatele a noi affinché possiamo imparare per il futuro, non gettatele nel mucchio come dardi destinati a colpire solo un generico "nemico"; inviatele a info@aecgroup.it, oppure a info@nottebiancalecce.it, per consentirci di costruire, di crescere. Noi, cerchiamo di vivere e lavorare così.

Per concludere, voglio chiarire un ultimo aspetto: la Notte Bianca non è stata improvvisata, come afferma qualcuno, ma è stata organizzata, e le attività sono state pianificate di concerto con tutti i vari interlocutori e pubblici di riferimento, e con gli esercizi - che hanno poi deciso se aderirvi o meno. Le costrizioni, le imposizioni, i comandi - non fanno parte del nostro gergo da comunicatori. Noi preferiamo chiedere, chiamare, coinvolgere. Emozionare.

La macchina organizzativa, con qualche piccola sbavatura, comunque ha funzionato e ha retto ad una marea festosa di 200.000 persone, che nessuno poteva prevedere. E innumerevoli sono già le richieste di una seconda edizione, provenienti da parte di operatori commerciali e pubblico intervenuto. Richieste che trovano in noi terreno fertilissimo. Anzi, per continuare a festeggiare assieme al popolo della Notte Bianca - per fortuna molto più numeroso, positivo e audace di quello dei detrattori - abbiamo già pensato a un concorso rivolto a chiunque ha filmato o fotografato la Notte Bianca, e ha voglia di condividerla con gli altri.

Il resto, sono solo "chiacchiere e distintivo". La notizia vera, concreta è che intorno alle 2 quasi tutti i locali commerciali hanno finito tutte le scorte, cosa assolutamente non prevedibile, ed immagino che questo sia anche un valore aggiunto da non trascurare … qualcuno lo chiama turismo, altri economia. Grazie, grazie davvero a chi ha creduto in noi e nel nostro progetto, a chi ci ha aiutato a realizzarlo con dedizione e professionalità assoluta, a chi per farlo non ha perso tempo a criticare ma ha cercato soluzioni. Come dovrebbe essere, innanzi tutto, in politica. Per noi, e per altre 200.000 persone, è stata una notte indimenticabile. Tanto basta.

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