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"Cavaliere, mi consenta: meno parole. Un po' di pasta"

L'iniziativa si chiama "Cibo solidale" ed è organizzata dal comitato indipendente dei numeri O "Signor Nessuno" di Lecce. E un po' stanchi solo di elogi, ora gli associati scrivono a Berlusconi

Cavaliere, mi consenta, un po' di pasta. L'iniziativa si chiama "Cibo solidale" ed è organizzata dal comitato indipendente dei numeri O "Signor Nessuno" di Lecce. Con pochi fondi messi a disposizione degli associati e da qualche cittadino che gli è andato incontro, vengono distribuiti pasti a diverse famiglie leccesi disagiate. Ma se in principio erano una cinquantina a fruirne, al momento, con i soldi del fondo cassa che stanno finendo, le famiglie sono scese ad una quarantina. E presto, annuncia l'associazione, diventeranno una ventina. Poi, si arriverà piano, piano a zero. Di quest'attività di beneficenza è giunta voce fino alle soglie del Parlamento, tramite una lettera del fondatore, Gabriele Mariano, e del coordinatore, Alessio Gualina. E ad una risposta dell'onorevole Valentino Valentini, che elogia l'iniziativa anche da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è ora stata inviata una contro risposta, per la verità un po' piccata.

"Egregio Onorevole Valentini - scrive il comitato -, La ringraziamo per la premurosa lettera ed apprezziamo l'interessamento e le lodi del Presidente Berlusconi alla nostra iniziativa, ma purtroppo siamo ormai abituati a ricevere apprezzamenti da politici, imprenditori e persone importanti; ma, ci scusi la franchezza, con gli apprezzamenti non si fanno mangiare le persone. Se gli apprezzamenti e le lodi fossero commestibili, ci creda Onorevole, avremmo risolto il problema della fame nel mondo".

"Noi siamo in grado con le nostre piccole risorse, levate alle nostre famiglie, di aiutare ancora per cinque settimane venti famiglie. Con una spesa settimanale di 40 euro a famiglia, in mancanza di aiuti saremo costretti ad interrompere la nostra iniziativa. Se il presidente Berlusconi, oltre agli apprezzamenti, volesse farci pervenire qualche pacco di pasta, pelati o di altro, ne saremo certamente più felici. Non ci dispiacerebbe inoltre un Vostro intervento di sensibilizzazione nei confronti dei Vostri Parlamentari Salentini, già da noi informati dell'iniziativa. Inviamo distinti saluti - concludono - in attesa di azioni concrete".

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