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Gli effetti delle mareggiate nella terra di nessuno, Casalabate

Ancora una segnalazione dalla marina passata nei mesi scorsi dalla competenza del capoluogo a quella di Squinzano e Trepuzzi. Ma nulla pare essere cambiato mentre l'inclemenza del tempo acuisce i problemi sul lungomare

Di Cesare De Carlo.

 
Sono trascorsi parecchi giorni da quando l'ultima mareggiata ha acuito le ferite di Casalabate facendo sprofondare (ad inizio lungomare) una buona parte di marciapiede dove prima si era aperta una voragine e lesionando, irrimediabilmente, un chiosco-bar poggiato ormai sul niente che prima o poi crollerà.
 
Quello che è stato fatto è consistito nel recintare alla men peggio la voragine con transenne, qualcuna rotta, (vedi foto) senza interdire il traffico su di una strada che potrebbe rivelare cavità al suo interno e quindi diventare pericolosissima. Un transennamento, dicevamo, approssimativo  tant'è che praticamente si lascia a tutti la possibilità di accedervi magari per curiosare spingendosi anche fino al chiosco pericolante.
 
Più a nord, poi, (subito dopo Torre Specchiolla) da almeno due anni si è aperta un'altra voragine a bordo strada ed in curva,  anche questa transennata con alcune barrire in metallo alcune delle quali trascinate giù man mano che il cratere si allarga e cede sotto i colpi delle mareggiate, con un guard-rail fatiscente  e dove sono comparsi cavi elettrici ormai scoperti ed estremamente pericolosi. Stà lì da due anni e nessuno interviene!
 
Da ciò si capisce che, ora più che mai, Casalabate è "terra di nessuno": non è più di Lecce e non è ancora di Squinzano e Trepuzzi. Una situazione di comodo per tutti per cui non si sa chi deve intervenire almeno per mettere in sicurezza queste due aree che versano in uno stato, lo ripetiamo,  di estremo pericolo.
 
Se dovesse accadere qualcosa di grave chi ne risponderà? Comincerà il solito scaricabarile di responsabilità? Qualche sindaco ha già messo le mani avanti dichiarando che, prima dell'estate, non si potrà intervenire! Ma qui si vuole scherzare con l'incolumità dlle persone?
 

Niente di nuovo, voragini e smottamenti sul lungomare

 
La pratica per il passaggio definitivo di Csalabate dai vecchi ai nuovi amministratori non è ancora completata (e non si sà quando diventerà operativa) e già c'è uno "scollamento" generale. Ormai si litiga nei consigni comunali (vedi Squinzano) e si litiga per la sistemazione della Squinzano-Casalabate senza tener presente che anche la Torre Rinalda-Casalabate (la strada dell'Abbazia di Cerrate), in effetti, è molto trafficata e più pericolosa e che, a quanto sembra, tale resterà.
 
Quindi, se il buon giorno si vede dal mattino, cosa faranno Squinzano e Trepuzzi quando si tratterà di mettere mano alle casse dei rispettivi comuni per cominciare ad affrontare (per ora nessuno dei due ha stilato un benchè minimo programma di interventi) qualcuno dei moltissimi problemi della Marina? Abitanti e villeggianti continuano ad essere ancora pessismisti sul futuro di Casalabate e in molti parlano già di caduta dalla padella alla brace.
 
Sarà così?  Le prime avvisaglie non lasciano ben sperare ma, se una volta per tutte, ci si mette di piglio buono, questa bella ma bistrattata località potrà, pian piano, risorgere e tornare a far parlare di sè, questa volta, si spera, in modo positivo.
 
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