Filobus ma quanto costi con i mezzi verso il degrado?

LECCE - Riguardo a problematiche mai risolte, a progetti non ancora realizzati, ad opere pubbliche rimaste solo nei cassetti, spesso la politica di Palazzo, nel caso in cui qualcuno si sognasse di ritornare sull'argomento, è capace pure di ironizzare, tipo: "Ah, non ci sono argomenti e allora si tira fuori il filobus…". Come dire… i giornali l'estate sono a corto di notizie e allora scrivono di avvistamenti di Ufo.

E invece no. Un oggetto identificato eccome è proprio il filobus. Scrive Giovanni D'Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti: "Doveva partire 1515 giorni fa, almeno questo dice il simpatico contatore - datario di un noto giornale on-line salentino, ma i filobus o metropolitana di superficie leccese che dir si voglia, sono ancora parcheggiati, se così si può dire, in un deposito alla periferia nord della città e giacciono quasi abbandonati alla mercè della vista di ogni cittadino che passa da quelle parti".

E aggiunge: "Una visione triste, quasi mesta per ogni leccese, non più solo un pugno nell'occhio alla faccia della necessaria riduzione dei costi della P.A., per un'opera imponente che doveva servire per risolvere definitivamente i problemi del traffico urbano del capoluogo ma che appare sempre più come un'eterna incompiuta. Proprio in questi giorni, si diceva luglio 2011, infatti, doveva ripartire, o meglio partire, stando almeno alle datate promesse del sindaco Perrone, ma dalle fotografie che alcuni cittadini hanno inviato allo "Sportello dei Diritti", si direbbe che ancora una volta ci sarà uno slittamento, un ennesimo rinvio che durerà con tutta probabilità sin dopo le prossime amministrative - conclude - perché questa è ormai la tendenza di chi amministra, rinviare, rinviare che tanto i problemi poi se lì prenderà chi verrà dopo. L'imminente Finanziaria di Tremonti docet".