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"La lettera? Da Diso a Lecce passando da Foggia..."

Posta prioritaria? Tre giorni per recapitare una lettera da Diso a Lecce. Forse perché nel frattempo s'è fatta un giretto fino a Foggia. "E ora spiegatemi la ratio alla base di tutto questo"


di Rocco Boccadamo

Sabato 24/11 ho ricevuto, al mio indirizzo di Via Lupiae 29 - Lecce, una lettera scrittami il 21/11 dall'Istituto scolastico comprensivo di Marittima di Diso (Lecce) e speditami, ritengo in pari data, a mezzo posta prioritaria. A prescindere dall'intervallo di tre giorni (non s'era detto che, a fronte dell'affrancatura ormai generalizzata di 0,60 centesimi d'euro, le lettere sarebbero state consegnate nel giro di ventiquattrore?), ho notato, sulla busta, il timbro con la dizione "71100 Foggia C.P.O. - 22.11.07".

In sostanza, il plico, invece di percorrere i 48 chilometri fra località di provenienza e località di destinazione, è stato sottoposto alla tratta Marittima - Foggia - Lecce, lunga la bellezza di 600 chilometri. Non sono un addetto ai lavori, ma, proprio in tale mia veste, vuole qualcuno di Poste Italiane avere la cortesia di spiegarmi la ratio e l'economicità di un così più lungo itinerario? Sia chiara una cosa però, sono interessato a chiarimenti seri, senza racconti empirici sulla "rava e la fava", nella consapevolezza che, oltretutto, anche i trasporti postali devono fare i conti con il caro petrolio e i conseguenti prezzi del carburante. Grazie dell'attenzione.

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