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"Lecce, che sudiciume: situazione insostenibile"

Numerose sono le mail di protesta di nostri lettori: dalla periferia al centro, la città è completamente invasa di immondizie. Un pessimo biglietto da visita per i turisti, sconertati per tanto sporco

Sono sempre più numerosi i lettori che ci scrivono per denunciare la situazione ormai insostenibile della città d'Arte "sfregiata" dalla sporcizia. Le mail di protesta non giungono solo dal capoluogo, ma anche da fuori, da chi, salentino residente per studio o lavoro lontano dalla propria terra, ha scoperto attraverso LeccePrima che Lecce ha un serissimo problema di igiene urbana, e per questo si sente mortificato. "Ha proprio ragione il consigliere comunale Carlo Benincasa: va rivisto quanto prima il capitolato d'appalto dell'igiene pubblica a Lecce, ma nello stesso tempo sono necessari sia un maggior controllo di tutte le clausole pattuite con le aziende affidatarie e sia la verifica puntuale dei risultati raggiunti nel breve periodo", commenta dal capoluogo Valentino De Luca.

"I cittadini contribuenti sono incazzati e non trovano parole di scusa e di conforto per i tanti turisti ammutoliti di fronte al sudiciume e all'abbandono, cornice e passe-partout del barocco e dei particolari dell'arredo urbano e delle tante emergenze architettoniche", prosegue. "Tutto l'ambiente cittadino dai vicoli fino alla periferia e alle strade vicinali interpoderali, da mesi e in alcuni casi da anni, sono diventati squallore e discariche a cielo aperto. Ma dove sono finiti sia chi deve pulire le strade e sia chi deve controllare e predisporre gli interventi anche con tempestività?"

"Ad esempio - prosegue De Luca -, quanto devono aspettare i cittadini di via Cerrate Casale, una strada di appena trecento metri divisa per lo spazzamento tra due addetti? La via di fatto rimane per decine di giorni e forse per mesi piena di carte, di rifiuti e di materiale pubblicitario di proposito abbandonato (altro grave sconcio in tutta la città). Infatti, in questa strada accade di frequente che una metà di essa risulti pulita più volte al mese mentre l'altra metà resti sporca con montagne di carta, col reale rischio di incendio delle stesse auto in sosta".

"A nulla valgono le telefonate di sollecito e di protesta dei cittadini - prosegue De Lucia -: forse che occorra attivarsi in altro modo per trovare risposte dagli amministratori e per avere dagli addetti ai lavori il risultato della spazzatura almeno contestuale di tutta quella strada? La pulizia cittadina è l'elemento fondamentale per veicolare turisticamente il nome e l'immagine di Lecce città d'arte,di storia in un ambiente accogliente".

Gli fa eco da Bolzano Davide Inguscio. "Sono un leccese doc che vive da 20 anni in Alto-Adige - racconta -, ma profondamente innamorato della mia terra: esprimo tutto il mio sdegno verso l'amministrazione cittadina per la situazione dei rifiuti che opprime in questa calda estate Lecce. Non si può, come ho letto sul vostro sito lasciare, "la firenze del sud" in balia dei rifiuti che invadono le vie del centro dove i turisti passano e si indignano nel vedere scene che non appartengono alla cultura dei leccesi".

"Mi rivolgo quindi agli amministratori della città - dice ancora Inguscio - dicendo loro che non possono permettersi il lusso di non prevedere queste situazioni incresciose che a mio personale giudizio lasciano enormi dubbi sulla funzionalità che avrà in questi cinque anni la nuova giunta del sindaco Perrone. Mi auguro che quando nel mese di agosto giungerò nella mia terra troverò una Lecce pulita e le marine vivibili e pazienza se mi incupirò nel vedere i fili e i pali del nuovo filobus che a dire dei leccesi stanno deturpando la città barocca".

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