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Lunedì, 29 Aprile 2024
Moi te nde ticu quattru

"Pista ciclabile, questa sconosciuta"

"Quasi in sordina sono cominciati i lavori per la realizzazione di una pista ciclabile lungo via Don Minzioni e via Miglietta. Un fioco bagliore dopo tanta oscurità"


di Alfredo Damiano

Quasi in sordina sono cominciati i lavori per la realizzazione di una pista ciclabile lungo via Don Minzioni e via Miglietta. I lavori rientrano in un ampio progetto che realizzerà una piccola rete di piste ciclabili nell'ambito del comune.

L'amministrazione sembra aver, inaspettatamente, imboccato questa strada (scusate il gioco di parole) perché il piano è impegnativo in termini di risorse, oltre 1.200.000 euro, ma soprattutto è innovativo delle modalità di trasporto che i leccesi conoscono. Enrique Penalosa, il sindaco che ha fatto rinascere Bogotà, dice che il trasporto non è un fine, ma che serve sola a migliorare la qualità della vita. Ancora: quando una pista ciclabile non è fatta per un bambino di otto anni, non è una pista ciclabile. Via Don Minzoni collega eventualmente viale Otranto con viale Rossini, due viali ad alta intensità di traffico, al livello di punti di interesse significa che collega la zona del centro o dell'isola pedonale della parte storica con l'anello della circonvallazione oppure lo svincolo della Lecce-Maglie. Ve lo immaginate quel bambino di otto anni che abita oltre la circonvallazione, oltre viale Gioacchino Rossini?

Una pista ciclabile non è un parco giochi dove portare i bambini alla domenica mattina, non è un impianto sportivo dove smaltire i grassi dopo le abbuffate. Una pista ciclabile è un infrastruttura che deve collegare centri di interesse per gli utenti. Serve, in altre parole, a lasciare in garage la nostra amatissima quattroruote, andare a scuola, al lavoro, svolgere commissioni, fare acquisti. Un pista ciclabile, che termina su una circonvallazione termina nel nulla. E' un vicolo cieco, un binario morto. E' un giardino pubblico, un parco giochi, un monumento. Coso molto belle, in qualche modo, ma questo cosa centra con i problemi del traffico?

Costruire le piste ciclabili seguendo la logica "dell'intrattenimento" significa che la domenica i papà porteranno i bambini a provare "la nuova pista che ha costruito il comune", significa che si trasformeranno presto in vie preferenziali per lo scorrazzare delle motociclette, area destinate alla sosta selvaggia della auto oppure all'occupazione abusiva degli esercenti commerciali. Tutte abitudini ben radicate nei leccesi. L'iniziativa intrapresa dalla nostra amministrazione è certamente da apprezzare, forse non sarà utile nell'immediato, ma segna una svolta ideologica notevole per quanti hanno sempre creduto nei parcheggi e nelle tangenziali. Come deprecare questo fioco bagliore dopo tanta oscurità?

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