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Moi te nde ticu quattru

"Sms dal candidato. Ma come fa ad avere il mio numero?"

Una lettrice segnala un episodio di "malaezioni". Messaggini di testo ricevuti da parte di un candidato, in palese violazione della privacy. "Sono incavolata, il mio numero non gliel'ho dato mica io"

Contatti via e-mail. Tarda notte, in redazione qualcuno scarica la posta:

"Dunque... non so forse esagero, ma secondo me sotto campagna elettorale se ne vedono di tutti i colori. E questa io la vedo nera. Mi ha fatto incavolare. Esagero? Giudicate voi: mi è arrivato un messaggino da (nome e cognome del candidato, che omettiamo, Ndr) invitandomi a prendere parte ad un incontro al (nome del luogo, che omettiamo anche in questo caso, Ndr)".

"Ora... come ha fatto ‘sto tizio ad avere il mio numero? Immagino chi possa avere fatto la spia. Comunque da buona cittadina cui è stato richiesto il voto, ho tentato di rispondere al candidato che purtroppo vivendo a Roma non avrei potuto essere presente. Ma a non essere presente era il numero stesso del suddetto. Ora, mi mandi i messaggini per farti votare e poi nascondi il numero? Capisco la privacy, ma la mia 'ndo sta? Grrrr…"

Firmato: Camilla Azzolini.

Cara Camilla, come abbia fatto il candidato in questione ad avere il tuo numero, potresti saperlo solo tu. Certo che, se è come dici, se non sei stata tu stessa a fornirlo, il fatto sarebbe piuttosto grave. Il problema, oltretutto, è che la persona da te citata non è l'unica ad agire in questo modo. Diversi candidati, e di vari schieramenti, fanno uso improprio delle nuove tecnologie, inviando messaggi assolutamente non richiesti dopo aver ricevuto da amici compiacenti liste di numeri personali, violando palesemente la privacy altrui. Un caso di "spam" via sms, insomma. Cattive abitudini italiche, a volte ai limiti della legalità.

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