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Taglio corse bus urbani, "urge tavolo di confronto"

"Sono gli anziani - dicono dal comitato cittadino - a farne le spese. Distanze troppo lunghe dalla destinazione da percorrere a piedi dopo essere scesi alla fermata del bus dal "Fazzi" e dal cimitero

LECCE - Taglio corse bus urbani, urge tavolo di confronto. Lo chiede a gran voce il Comitato spontaneo utenti bus urbani di Lecce, che in una nota invitano ancora una volta gli amministratori ad ascoltare le regioni dei cittadini che lamentano i punti dolenti del servizio trasporti cittadino. Pubblichiamo di seguito l'intervento del comitato.

La protesta del 15 aprile scorso degli utenti dei bus urbani di Lecce (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27010), si concluse con un incontro con i dirigenti della società di gestione, nel corso del quale alcuni punti reclamati vennero accolti, come il prolungamento dell'orario di fine corsa. Altri, tuttavia, sono rimasti senza risposta.

Si tratta di lacune importanti, spesso anche dal punto di vista umano, che riguardano nello specifico la lontananza delle fermate dal poliambulatorio del vecchio Fazzi e dal cimitero.

Sono soprattutto gli anziani, spesso già vittime di dolorose patologie, a farne le spese. Nel primo caso ad esempio, sono infatti costretti a scendere, presso le fermate delle Marcelline o del Galateo, ad una distanza di almeno 800 metri dalla destinazione, da percorrere a piedi.

Chiediamo, pertanto, al Sindaco, all'Assessore ai Trasporti ed alla società di gestione del servizio, di aprire al più presto un tavolo di confronto. Le innumerevoli lamentele che continuiamo a raccogliere da parte degli utenti ci obbligano, inoltre, a considerarci in permanente stato di agitazione, riservandoci eventualmente di intraprendere altre forme di protesta.

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