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Venerdì, 29 Marzo 2024
Moi te nde ticu quattru Nardò

Un tuffo dove l'acqua è più blu… tra rifiuti e auto

Un villeggiante di lungo corso denuncia l'abbandono di Torre Squillace, frazione di Nardò: auto e camper fin sotto la torre, rifiuti lasciati senza alcuna premura, mini discariche a due metri dal mare

SANT'ISIDORO (Nardò) - La marina di San'Isidoro, duole dirlo, è tra le località maggiormente citate in questa rubrica nei mesi estivi. Questa volta la segnalazione ci giunge da un villeggiante di lungo corso, stufo di assistere ad uno scempio che si consuma quotidianamente su un tratto di costa tanto bello quanto dimenticato.

Di Francesco Tondo
Trascorro le mie vacanze a Torre Squillace, una frazione di Sant'Isidoro nel comune di Nardò. Possediamo una costa stupenda che si affaccia sul mare Jonio frequentatissima da turisti italiani e stranieri ma purtroppo l'ignoranza, l'arretratezza e la strafottenza dei nostri concittadini la mettono a repentaglio. Mancano strade, acqua, fogne e pubblica illuminazione eppure oltre 400 famiglie pagano Ici e tasse rifiuti senza ricevere in cambio nessun servizio. La pulizia dei cassonetti lascia alquanto a desiderare.

Sulla strada costiera che porta da Astrea di Porto Cesareo alla antica Torre Squillace (ma dappertutto) è un susseguirsi di rifiuti abbandonati da mesi e che nessuno si degna di raccogliere. I controlli delle autorità sono assenti e quindi tutti si sentono autorizzati a fare scempio della costa. Vedete nelle foto che vi invio rifiuti tra i bagnanti, auto parcheggiate lungo la costa e camper che stazionano perennemente e che scaricano in mare i propri rifiuti organici.

In una delle foto si vedono camper di punk bestia (andati via ieri) con i loro rifiuti lasciati addosso alla Torre e le feci puzzolenti dei loro cani abbandonate sulla scogliera. Controllo zero, repressione zero. Io in 15 anni avrò visto a malapena 5-6 volte l'auto di vigili urbani e delle forze dell'ordine. In tal modo il nostro stupendo territorio va in malora e nessuno fa qualcosa per salvarlo. Un appello: intervenite prima che sia troppo tardi
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