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Salute e prevenzione

Ostruzione della carotide: sintomi, cause e cura

Come individuare i sintomi e le cause della placca carotidea per prevenire ictus celebrale

La carotide è l’arteria principale del collo e le patologie che la interessano sono spesso all’origine di ictus cerebrali. Per poter quindi prevenire situazioni gravi, diventa molto importante saper riconoscere i sintomi e imparare a non sottovalutarli.

La maggior parte dei problemi di circolo celebrale, infatti, deriva proprio dall’ostruzione della carotide o dal suo ispessimento, che riducono il flusso di sangue e quindi l'ossigenazione al cervello. Con il tempo questa situazione patologica può causare attacchi ischemici transitori (TIA), ictus, ictus a livello celebrale.

È quindi di fondamentale importanza imparare a valutare con attenzione i sintomi di questa patologia e, più in generale, i segnali che il nostro corpo ci invia

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Che cos’è la carotide 

La carotide è la principale arteria del collo ed è uno dei più grandi tronchi arteriosi del corpo umano. Insieme all'arteria vertebrale, la carotide irrora il sistema nervoso centrale e le strutture del viso. Da qui è facilmente intuibile l’enorme importanza che riveste: il cervello, infatti, è l’organo più importante del nostro corpo e necessita di ricevere sangue ininterrottamente. 

L’arteria carotide, poi, ha una conformazione particolare, dividendosi nel distretto cervicale in due distinte diramazioni: l'arteria carotide e l'arteria carotide esterna.

E sono proprio le sue caratteristiche anatomiche, soprattutto se associate a ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia, che rendono la carotide una sede preferenziale per lo sviluppo di placche aterosclerotiche. 

I sintomi dell'occlusione carotidea

A seguito dell’occlusione della carotide, e della conseguente riduzione di afflusso di sangue al cervello, possono verificarsi sintomi diversi, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in seguito ai diversi studi condotti negli anni, ha distinto tra sintomi transitori e sintomi permanenti.

Vengono definiti come transitori quei sintomi improvvisi che tendono a scomparire spontaneamente. Al contrario, i sintomi permanenti durano più di 24 ore, non regrediscono spontaneamente e possono anche lasciare dei danni permanenti. In questo secondo caso si parla di ictus cerebrale su base ischemica. 

Tra i sintomi più comuni, transitori o permanenti che siano, troviamo: formicolio, alterazioni sensitive e motorie degli arti, della parola e della vista, perdita della memoria, confusione, sincope.

Le cause della carotide ostruita

Il principale fattore di rischio per lo sviluppo di una ostruzione carotidea è la sua stessa conformazione. In corrispondenza della biforcazione carotidea, ovvero dove l’arteria carotide si divide in carotide interna ed esterna, infatti, si genera normalmente una turbolenza del flusso ematico, che smette di essere un flusso laminare e genera dei vortici naturali. 

In presenza di patologie quali l’ipertensione arteriosa e l’ipercolesterolemia, questi vortici tendono a far depositare residui di calcio, colesterolo e altro materiale (lipidico, fibrotico, infiammatorio) sulla superficie interna della carotide, causando nel tempo la perdita dell’elasticità della parete e la formazione di placche che impediscono un adeguato afflusso di sangue (aterosclerosi carotidea).

Con il termine aterosclerosi carotidea si indica quindi il generico indurimento e perdita di elasticità delle pareti delle arterie con la conseguente formazione di placche (stenosi carotidea).

Ostruzione della carotide: i fattori di rischio

Oltre ai principali fattori di rischio già citati, ovvero l’ipertensione arteriosa (pressione alta) e l’ipercolesterolemia (colesterolo alto), ci sono altre cause che possono concorrere allo sviluppo dell’aterosclerosi carotidea. Tra queste troviamo:

  • obesità
  • fumo di sigaretta
  • età avanzata
  • sesso maschile
  • dislipidemie
  • alcool
  • uso di contraccettivi orali.

Prevenzione e trattamento dell’ostruzione carotidea

L'ostruzione della carotide può svilupparsi in modo silente nel corso degli anni, senza dare sintomi. Tuttavia, quando compaiono i primi campanelli d’allarme, la situazione delle arterie è di norma già compromessa e il rischio di complicanze, anche serie, diventa molto alto.

Diventa quindi fondamentale prevenire l’insorgenza di questa patologia prima che si manifesti il danno cerebrale, seguendo uno stile di vita sano e sottoponendosi a check up cardio-cerebrovascolari regolari. Inoltre, è bene:

  • seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura e povera di grassi, alcolici e carni rosse 
  • ridurre il peso corporeo 
  • fare regolarmente attività fisica 
  • smettere di fumare
  • ridurre i livelli di stress.

Nel caso in cui l’aterosclerosi carotidea si sia già sviluppata, invece, sarà necessario rimuovere chirurgicamente la placca attraverso un intervento di chirurgia vascolare.

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