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Salute e prevenzione

Ipertrofia prostatica benigna: dagli Stati Uniti un metodo innovativo per risolvere definitivamente il problema

Unica nel Salento, la Casa di Cura Prof. Petrucciani esegue la tecnica Rezūm, che non comporta alcuna incisione chirurgica e viene eseguita in day hospital

Sedentarietà, età avanzata, alterazioni ormonali, infezioni batteriche o virali e prostatiti per gli uomini under 40 possono portare all’insorgenza dell’ipertrofia prostatica benigna: parliamo di un problema spesso sottovalutato e che invece riguarda circa la metà della popolazione maschile italiana dopo i 50 anni e l’80-90% dopo gli 80 anni. 

In realtà, i primi sintomi possono presentarsi già tra i quarantenni, che dovrebbero sottoporsi all’attenzione del proprio urologo di fiducia. Una corretta prevenzione, infatti, oltre a escludere malattie più gravi della prostata, permette di intervenire con tempestività e di seguire il trattamento più adatto.

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I sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna

I sintomi più frequenti dell’ipertrofia prostatica benigna sono difficoltà a urinare, necessità di urinare spesso, anche durante la notte, flusso flebile, sensazione di non aver svuotato del tutto la vescica al termine della minzione. 

E, se questi sintomi sono protratti nel tempo, si può arrivare a soffrire di vera e propria incontinenza. 

Il disturbo urinario, infatti, deriva dall’ingrossamento di una porzione della prostata, ghiandola che si trova in prossimità della vescica e che è attraversata dal primo tratto dell’uretra: quando la ghiandola si ingrossa, di fatto ostruisce il passaggio dell’urina dalla vescica verso l’esterno, causando perciò i ben noti problemi di minzione.

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Come si cura l’ipertrofia prostatica benigna

Finora, la risposta medica a questo problema è stata di tipo principalmente farmacologico e chirurgico: se una parte dei pazienti si è dovuta rassegnare ad assumere il farmaco vita natural durante, un’altra parte si è invece sottoposta a interventi chirurgici invasivi e pesanti da sostenere a livello fisico e psicologico.

Ma oggi l’attesa per migliorare la qualità della propria vita è finita: prevenire, curare e risolvere alla radice il problema dell’ipertrofia prostatica benigna è una soluzione a portata di mano e veloce.

Direttamente dagli Stati Uniti, è approdata nella Clinica Petrucciani la tecnica Rezūm, metodo ideato pochissimi anni fa, con cui evitare degenze lunghe e gravose per il paziente. La sensibilità e il continuo aggiornamento del personale medico, insieme ad una strumentazione all’avanguardia pongono la clinica salentina come punto di riferimento di chi vuole stare sempre meglio, potendo contare da sempre su di una struttura sanitaria che incarna un modello di servizio efficiente ed efficace.

La struttura è l’unica nel grande Salento a vantare una simile tecnica ed è tra le poche in tutta la regione: è questa, dunque, la prova tangibile di come la Clinica Petrucciani voglia offrire soluzioni sempre più comode e immediate per i propri pazienti.

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Grazie al Rezūm, un numero sempre più elevato di uomini può tornare a una vita normale in ogni aspetto e momento della giornata, con un intervento che dura solo 10 minuti e che non richiede un ricovero ospedaliero.

I primi risultati, inoltre, sono tangibili a distanza di un mese dal trattamento, mentre quelli definitivi si ottengono dopo 2-3 mesi.

Come funziona la tecnica Rezum

Il Rezum è una procedura mini-invasiva che sfrutta la forza del vapore acqueo per eliminare l'eccesso di tessuto prostatico che causa i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna. A seguito dell’intervento, il paziente potrà tornare in salute dopo pochi giorni

Questa tecnica, inoltre, è particolarmente adatta alla popolazione maschile più giovane: l’ipertrofia prostatica benigna, infatti, riguarda anche circa l’8% dei pazienti in fascia d’età 31-40 anni.

Ecco perché occorre non sottovalutare i primi sintomi del problema, sottoponendosi quanto prima a una visita urologica.

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