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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute e prevenzione

Rigonfiamento del collo: sintomi e cause

Il rigonfiamento del collo è solitamente dovuto dalla presenza di linfonodi ingrossati. Ma perché succede? E quanto può essere grave?

Il rigonfiamento del collo è un problema abbastanza comune in cui il paziente avverte una sorta di protuberanza (massa) anomala in una delle zone del collo. Solitamente, questa situazione è dovuta dalla presenza di linfonodi ingrossati a seguito di problematiche e patologie più o meno gravi.

Cerchiamo quindi di capire insieme quali possono essere le cause del rigonfiamento del collo e come affrontarlo. 

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Le cause del rigonfiamento del collo

Come già accennato, il rigonfiamento del collo è solitamente dato da linfonodi ingrossati

I linfonodi, o ghiandole linfatiche, sono piccoli organi tondeggianti, situati lungo le vie linfatiche, che svolgono un’importante azione immunitaria. I linfonodi, infatti, rappresentano la risposta difensiva del sistema immunitario verso gli agenti estranei potenzialmente pericolosi, sia provenienti dall'esterno (come virus o batteri) che dall'interno (come nel caso di cellule maligne).

Tra le cause più comuni dei linfonodi ingrossati sul collo (linfoadenopatia del collo) possiamo trovare:

  • la reazione a un’infezione adiacente – che può interessare le vie aeree superiori, la gola o la bocca, come una faringite, una laringite, un ascesso dentale o un raffreddore
  • l’infezione batterica diretta di un linfonodo - linfadenite
  • alcune infezioni sistemiche – ovvero che interessano tutto il corpo, come la mononucleosi, il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e la tubercolosi.

I linfonodi ingrossati sono bene percepibili alla palpazione e, a seconda della causa, possono presentare una consistenza morbida o una maggiore durezza al tatto; inoltre, possono provocare dolore se toccati o essere non dolenti.

Infine, sempre a seconda della causa scatenante, i linfonodi gonfi possono risultare da un processo d'ingrossamento acuto – nel quale i linfonodi si gonfiano velocemente e solitamente dovuto a un'infezione o un trauma - oppure graduale - dovuto in genere a un tumore o una malattia autoimmune.

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Altre cause del rigonfiamento del collo

Oltre che dalle cause sopracitate, il rigonfiamento del collo può essere dovuto anche dalla presenza di cisti, sia congenite (ovvero presenti dalla nascita) che quelle dovute da fattori interni, da una ghiandola salivare ingrossata o da una ghiandola tiroidea ingrossata.

Infine, una causa meno comune ma più grave del rigonfiamento del collo è la presenza di masse maligne.

Le masse cancerose nel collo sono solitamente più comuni tra gli anziani, ma possono comparire anche nei più giovani, e possono essere dovute dalla presenza di un cancro in una struttura circostante, come la bocca o la gola, che si è sviluppato nel collo, da un cancro diffuso (metastatizzato) da una struttura circostante o da parti più distanti del corpo o da un cancro del sistema linfatico (linfoma). Solitamente, inoltre, i noduli maligni sono di consistenza dura e non provocano dolore alla palpazione.

Sintomi associati al rigonfiamento del collo e segnali di allarme

Il rigonfiamento del collo può presentarsi in associazione con altri sintomi, più o meno gravi, che possono rappresentare un importante campanello d’allarme di altre patologie. A seconda della causa scatenante, il rigonfiamento del collo può essere accompagnato da sintomi quali:

  • dolore alla gola
  • naso che cola - rinorrea
  • gola secca e/o arrossata
  • dolore all'orecchio - otalgia
  • tosse
  • difficoltà a masticare
  • dolore alla mandibola
  • mal di denti.

Tra i sintomi che possono essere un campanello d’allarme di altre patologie più importanti troviamo:

  • la presenza di un rigonfiamento particolarmente duro al tatto
  • la presenza di ulcere o escrescenze nella bocca
  • difficoltà a deglutire e/o raucedine
  • perdita di peso costante senza nessun motivo apparente 
  • stanchezza, spossatezza e malessere diffuso in tutto il corpo
  • febbre ed eccessiva sudorazione notturna
  • la presenza di nuovi rigonfiamenti o più rigonfiamenti, specialmente in una persona anziana.

In generale, i rigonfiamenti non dolenti sono più preoccupanti di quelli dolenti. In ogni caso, in presenza di un qualsiasi tipo di rigonfiamento del collo che persiste per più di qualche giorno è bene recarsi dal proprio medico di fiducia. Se alla massa si associano segnali d’allarme o altri sintomi come la febbre è consigliabile accelerare i tempi della visita.

Come trattare il rigonfiamento del collo

La prima cosa da fare quando si percepisce un rigonfiamento nella zona del collo è richiedere una visita medica velocemente . Solitamente, infatti, la palpazione del nodulo da parte del medico, assieme alla valutazione generale dello stato di salute del paziente e dell’eventuale presenza di altri sintomi, potrà chiarire ogni dubbio.

A seconda dei sintomi associati, della zona del collo in cui si presenta il rigonfiamento e dell’anamnesi personale e familiare, il medico potrà poi prevedere, oltre al primo esame obiettivo, altri tipi di indagini specifiche, come un check up completo, un esame valutativo della tiroide o un’ecografia. 

Solitamente inoltre, l’intervento da parte del medico chirurgo è necessario solo in presenza di cisti che si infiammano in modo cronico e di masse tumorali maligne. 

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