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A Otranto il mare è “Navig-Abile”, con l’iniziativa della Lega navale

Promuovere la conoscenza del mare navigando con abilità diverse: è questo lo scopo dell'iniziativa promossa dalla sezione della Lega navale italiana locale, nella seconda edizione del progetto, che fa tappa in città domani

OTRANTO - Promuovere la conoscenza del mare navigando con abilità diverse è lo scopo dell’iniziativa promossa dalla sezione della Lega Navale Italiana di Otranto che in questa seconda edizione aderisce a “Navig-Abile”, progetto che si realizza per effetto di una convenzione tra la Provincia di Lecce e la delegazione Puglia Sud di Lni retta dall’ingegnere Andrea Retucci. Perciò Navig-Abile avrà ulteriori appuntamenti organizzati da altre sezioni di Lni della provincia.

La manifestazione ha il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Otranto, si realizza con la collaborazione dell’Azienda di promozione turistica di Lecce, dell’associazione dei comuni dell’ambito territoriale sociale di Maglie. L’appuntamento è per sabato 4 agosto alle ore 9. Parteciperanno  all’iniziativa circa 70 ospiti accompagnati dai loro familiari.

Il programma: alle 9, nel porto di Otranto, raduno presso la base nautica Lni; alle 10, uscita in mare con le barche messe a disposizione dai soci Lni; ore 12, rientro in porto; ore 12,30, trasferimento presso la sede Lni e saluto delle autorità; ore 12,50 cocktail.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle manifestazioni socio-culturali promosse dalla Sezione di Otranto per il corrente anno.  Consiste in una giornata dedicata alla disabilità in cui normodotati e diversamente abili, insieme e con reciproca disponibilità a comprendere ed affrontare le difficoltà che si presentano, cooperano per risolvere problematiche di carattere fisico e psicologico.

Come lo scorso anno, questa sezione si è rivolta alle istituzioni ed alle associazioni di categoria per redigere una lista di persone da invitare, insieme ad i loro familiari, per una gita in mare su imbarcazioni messe gratuitamente a disposizione dei soci. E’ stata adottata la stessa formula perché quella prima esperienza, sperimentale, ha ottenuto un ottimo successo ampiamente dimostrato dai positivi commenti (che ancora perdurano a distanza di quasi un anno) da parte degli ospiti e degli associati.

“Siamo, insomma, sempre più convinti – dichiarano dalla Lega navale - che l’agire collettivamente per superare ostacoli che solo apparentemente sono barriere insormontabili, sia un modo per acquisire un nuovo atteggiamento culturale che consentirà ai diversamente abili di fruire del mare ed a tutti noi di agire, sia a mare, sia a terra, in modo che ad ognuno sia garantita una qualità di vita al meglio del possibile”.

 

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