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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Campionati europei dializzati e trapiantati, cinque ori per Calcagni a Oxford

Il colonnello salentino ha centrato l’en plein stabilendo la miglior prestazione nelle cinque gare vinte, tre nell’atletica e due nel ciclismo. Nella cerimonia di chiusura la condivisione della sua testimonianza di vita

GUAGNANO - Tre vittorie nell’atletica e due nel ciclismo, per il colonnello dell’esercito Carlo Calcagni la missione sportiva ai campionati europei per atleti trapiantati dializzati è andata a buon fine. L’atleta salentino ha stabilito, in tutte le gare vinte, la miglior prestazione.

Cinque gare e altrettanti ori conquistati. Calcagni ha vinto le cinque gare a cui era iscritto: nell’atletica, il 23 agosto la disputato la 5km, il 26 la 1.500 metri e il 27 la 5km di marcia. Nel ciclismo invece, il 24 agosto l’affermazione nella cronometro individuale e il 25 la gara in linea.

L’ennesima prestazione sportiva compiuta, e portata a termine, assume una valenza importante: perché il valore più importante di queste medaglie è insito nel messaggio quotidiano che Calcagni invia a tutti, in particolare a chi ha difficoltà a uscire dal guscio: quel “mai arrendersi” granitico con cui Carlo Calcagni va sempre oltre le avversità.

Non a caso alla cerimonia di chiusura dei campionati europei per trapiantati e dializzati, tenutisi ad Oxford dal 21 al 28 agosto, il colonnello del ruolo d’onore, originario di Guagnano, è stato chiamato sul palco per condividere la sua testimonianza di vita.

“Nonostante io abbia vinto ben cinque medaglie d’oro, è molto più importante quello che ho portato a casa, nel mio cuore, colmo di meravigliose emozioni ed una straordinaria esperienza di vita” commenta Calcagni, “soprattutto, sapere quanto il mio esempio sia stato di ispirazione per tutti coloro che hanno visto le mie prestazioni, vale più di tutte le vittorie messe insieme, a dimostrazione che, grazie allo sport, si può vivere bene, anche con una grave malattia cronica e si può fare ancora tanto per gli altri. Insieme possiamo farcela, perché uniti si vince sempre. Possiamo vincere anche senza salire sul podio, perché ogni nuova alba, per noi, rappresenta una vittoria. Nessun fuoco resta acceso con un solo legnetto, nessuna vita può fiorire in assoluta solitudine e nessuno può salvarsi da solo. Mai arrendersi”.

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“Carlo ha una forza di volontà allo stato puro, con un corpo che l’avvolge. Conosco la sua grave condizione clinica che rende ogni suo risultato un'impresa vera e propria. L’aspetto straordinario di quest'uomo, decisamente non comune, è la sua capacità di trasmettere agli altri questa forza sovrannaturale” ha detto di lui Andrea Vecchi, presidente della Transplant Sport Italia e responsabile della Nazionale Italiana trapiantati e dializzati, “questa è sicuramente linfa vitale per tutti coloro che hanno l'opportunità di stare a contatto con lui, non soltanto chi vive la malattia: Carlo infonde speranza e coraggio a tutti, indistintamente”.

Il presidente Vecchi ha quindi tracciato un bilancio dei campionati europei. “Io e i volontari dell’associazione abbiamo profuso il massimo impegno per garantire il migliore sostegno agli azzurri ed contribuire al successo dell’evento. Gli atleti, partecipando e raggiungendo i rispettivi traguardi, con o senza la conquista di medaglie, hanno completato e concretizzato nel migliore dei modi l’opera. Sono rimasto colpito dalla forza e la determinazione che ognuno di loro ha messo in campo. Tutti, con diverso vissuto della malattia, più o meno guarita, hanno una forza di volontà elevata: già essere presenti ad Oxford non è stato di poco conto

Lo sguardo è ora già proiettato al futuro: “Oltre allo strabiliante numero di medaglie ottenute dalla Nazionale Italiana, questa aurea di positività verso le avversità della vita sarà sicuramente di stimolo a tutti per ottenere grandi risultati ai prossimi Campionati del Mondo nel 2023, a Perth, in Australia, dal 15 al 21 aprile. Inoltre, come presidente del Transplant Sport Italia, per i prossimi campionati europei dializzati e trapiantati voglio proporre anche una categoria riservata agli operatori sanitari attivi in questo campo, ed una per i donatori d’organo, categoria questa peraltro già presente ai Mondiali”. Calcagni ci sarà: ha già ricevuto l’invito dall’organizzazione. Per continuare a diffondere il suo messaggio di vita.

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