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Appunti giallorossi. Per la promozione diretta in serie B arrivo al fotofinish

A dieci giornate dal termine la situazione in testa alla classifica fa presagire un finale di torneo entusiasmante. Frosinone e Perugia sono nettamente favorite, mentre il Lecce deve guardarsi alle spalle: Benevento, Pisa e L'Aquila non sono lontane

LECCE – A dieci giornate dalla fine della stagione regolare il girone B della Prima divisione si conferma avvincente. Il Frosinone conduce con 48 punti, ma il Perugia, che segue a tre lunghezze, ha una partita in meno. Il Lecce è terzo con 40 punti.

In realtà Miccoli e compagni sono virtualmente a quota 43, perché tre arriveranno a tavolino per l’esclusione della Nocerina dal campionato. Questo accresce quindi il rammarico per la sfida persa al “Via del Mare” contro il Perugia due domeniche addietro, più per demeriti propri che per altro: avessero vinto, i giallorossi oggi potrebbero coltivare con piena legittimità sogni di promozione diretta, dal momento che il 31esimo turno porterà in dote il Frosinone tra le mura amiche.  E, se è vero che nell’ultima giornata i leccesi resteranno a guardare l’atto finale del campionato, dovendo osservare il turno di riposo, quel giorno umbri e laziali si affronteranno al “Curi”. Ricapitolando: il Perugia ha a disposizione 30 punti, 27 invece Lecce e Frosinone.

Su chi fare la corsa dunque? Semplice, su se stessi. Quella che va ripetendo Franco Lerda dal giorno in cui è tornato sulla panchina giallorossa può sembrare la classica frase fatta, ma appare anche come la più adatta alla circostanze. Il Lecce ha in archivio sette sconfitte e questo dato è già indicativo di come difficilmente, alla fine della fiera, i conti possano tornare a beneficio dei salentini.

Ma tale consapevolezza non può essere nemmeno un alibi per rassegnarsi quando ancora di sorprese se ne possono registrare tante. D’altra parte la formazione giallorossa deve stare molto attenta ad un Benevento (37) in gran spolvero – c’è anche un gran goal di Melara nel 3 a 0 di ieri al Gubbio, prossimo avversario dei giallorossi – ma nemmeno il Pisa e L’Aquila sono lontane (36) così tanto da poter essere considerate escluse dal gradino più basso del podio.

Occhio alle spalle dunque, senza mai perdere la speranza di centrare il colpaccio. In poche parole, il Lecce è condannato a stare sempre sul pezzo, ma ha tutte le risorse per poter far fronte alla situazione. L’organico è più che all’altezza delle dirette concorrenti.

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