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Barba: "Non mi aiuta nessuno e ho deciso di lasciare"

Il patron del Gallipoli calcio annuncia di voler abbandonare il timone della squadra jonica. Senza supporto economico e tra l'indifferenza, il presidente non se la sente di andare avanti da solo

Una lettera costernata, intrisa di rammarico, delusione e tanta rabbia per un progetto miseramente naufragato. Vincenzo Barba, il patron del Gallipoli calcio, si sfoga e lo fa con una missiva da lui vergata indirizzata ai tifosi del "Gallo" anticipando a malincuore l'intenzione di abbandonare il progetto "B...come Barba". "Carissimi gallipolini", esordisce il vulcanico numero uno del miracolo in riva allo Jonio, "non avremmo mai creduto che saremmo arrivati a questo triste e doloroso epilogo, poiché, in cuor nostro, abbiamo sempre sperato, fino all'ultimo, che l'amore per Gallipoli e l'orgoglio di avere la nostra squadra ai vertici del calcio nazionale, spingesse imprenditori e professionisti ad aiutarci per affrontare gli enormi impegni, anche e principalmente, economici che questo progetto, che è un progetto sociale, comporta"!

"Invece", rimarca il presidente, "niente e nessuno"! Slogan, belle promesse, ma amai iniziative fattive per il bene di Gallipoli e del Gallipoli. "Solo vuote parole, lagne e piagnistei da parte di chi", chiosa Barba, "pur avendo tutti i mezzi e le possibilità economiche, è capace soltanto di chiedere alla nostra comunità (e si lamenta pure quando non ottiene ciò che vuole), senza dare ad essa nulla in cambio". Nemmeno un piccolo sforzo", lamenta Barbva, "nemmeno un semplice sacrificio, nemmeno un piccolissimo segnale di collaborazione e disponibilità". Barba si lascia andare ad un mesto commento: "Annunciamo alla città di Gallipoli che, come promesso in questi giorni, per l'amore che ci lega ai colori giallorossi del "Magico Gallo", iscriveremo la squadra al campionato, pagheremo tutto a tutti e consegneremo le chiavi dello spogliatoio all'Amministrazione Comunale, nella consapevolezza che, certamente, essa saprà individuare la strada più giusta da intraprendere e perseguire.

La lettera poi continua così: "Vincenzo Barba lascia!; Vincenzo Barba passa la mano!; Vincenzo Barba fa non uno ma due passi indietro per il bene del "Gallipoli Calcio"!. "Lo faccio" riferisce il patron, "con l'amaro in bocca di chi constata, con rammarico, di essere stato il solo a credere in un progetto sportivo che era, soprattutto, un progetto sociale e di sviluppo dell'immagine della nostra città.
Lo facciamo anche con la coscienza a posto di chi ha dato tutto ciò che poteva dare.
E leggendo con dolore le critiche di qualche presunto tifoso, lascia nella serena certezza che altri sapranno fare più e meglio di lui". L'augurio del presidentissimo non può che essere "in bocca al lupo, tifosi del "Magico Gallo" e a voi gallipolini e salentini tutti"!

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